Cercola. Trasporto Pubblico: il sindaco Fiengo “blocca” il progetto “Cercola In Corsa”. Gri.Ci: Andiamo dal Prefetto

autobus

Cercola (Na). – L’inadeguatezza al ruolo del sindaco Vincenzo Fiengo sta emergendo prepotentemente nel procedimento che riguarda la messa in condizione di  svolgere le sue funzioni ad una Azienda Locale di Trasporto,  - la Gri.Ci s.a.s. –   titolare di una autorizzazione all’espletamento del servizio trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano, rilasciata dalla Provincia di Napoli.

Il sindaco Vincenzo Fiengo, in “buona compagnia” dei funzionari, starebbe  mettendo il pericolo la realizzazione del progetto di Mobilità Urbana approvato dalla Provincia  di Napoli  ”Cercola in Corsa”: questo progetto colma una emergenza storica relativa alla gestione pubblica deficitaria dei trasporti locali urbani. La Gri.Ci. s.a.s. collegherà  la città alle periferie, ed anche alcuni comuni confinanti, rendendo gli spostamenti dei cercolesi molto più agevoli. Cinque piccoli autobus (pollicini) gireranno sul territorio dalle 7,00 di mattina alle 19,00. “Cercola in Corsa” resta un progetto a costo zero per lo Stato,  Regione, Provincia e Comune di Cercola. Sono previste due fonti di finanziamento: 1. il biglietto e l’abbonamento che gli utenti acquisteranno; 2. i proventi che arrivano dagli avvisi pubblicitari contenuti sulle paline e  pensiline , installate a cura e spese, dalla stessa Gri.Ci. s.a.s. Quindi, la Gri.ci s.a.s contribuirà fortemente  a dotare sul territorio di moderne pensiline, che renderanno più comode le attese degli utenti della strada. Il Comune di Cercola si ritroverebbe anche un arredo urbano  funzionale e gradevole.

La Gri.CI. s.a.s. dall’8 settembre 2014 – data della prima richiesta di conoscenza del metodo che l’amministrazione comunale intenda  utilizzare  per esercitare il servizio pubblicità su paline e pensiline –  chiede al sindaco Fiengo, ed ai vari funzionari ( responsabili UTC, tributi e servizi finanziari), oltre che alla segretaria comunale, in che modo procedere nella realizzazione del Progetto Cercola in Corsa, visto che l’amministrazione comunale deve mettere in condizione la Gri.Ci. s.a.s. di veder assolte o rifiutate documentalmente  le legittime richieste: 1. gestione diretta del servizio pubblicità sulla paline e pensiline di proprietà esclusive della Gri. Ci. s.a.s. ; 2. conclusione iter procedurale del Permesso a Costruire necessario per installare le paline e le pensiline.

Fiengo non risponde. Il sindaco Fiengo, interpellato in tutte le missive facenti parte della fitta corrispondenza con la Gri. Ci s.a.s., in qualità di massima espressione della legalità in amministrazione comunale ed in particolare colui che controlla l’operato dei vari funzionari comunali, non ha mai risposto a nessuna missiva in 55 giorni, mettendo in discussione le norme che tutelano il rapporto tra utenti e comune di Cercola. Sono arrivate alle Gri.ci. s.a.s. solo due note del sindaco: una interna dell’amministrazione comunale  del 24 ottobre 2014,  con la quale si informava che lo stesso sindaco – dopo 46 giorni – chiedeva al Capo dell’UTC ed al Comando di Polizia Municipale di rispondere al quesito posto 46 giorni prima dalla Gri. Ci. s.a.s. Il sindaco , comunque, distraendosi dall’applicazione dell’art. 68 del regolamento degli impianti pubblicitari , approvato con delibera consiglio comunale n. 13 /12 non inviò la nota anche al responsabile dei tributi, quest’ultimo come da regolamento succitato avrebbe dovuto aiutare a confezionare  il parere Comandante della Polizia Municipale,  insieme al Capo dell’UTC. Insomma ci si chiede perchè il sindaco, vista la complessità dei diversi quesiti posti dalla Gri.Ci. s.a.s. in una fitta corrispondenza, non abbia proceduto a far adottare le decisioni da  una conferenza dei servizi? L’altra nota del sindaco inviata alla Gri. Ci. , soltanto il 3 novembre,  è relativa alla notizia del parere rilasciato dal Comandante della Polizia Municipale.

Nonostante la Gri. Ci s.a.s. abbiamo segnalato tali ritardi alle autorità di controllo del territorio, vista che stesso la Provincia di Napoli ha prescritto  un limite temporale all’inizio del servizio, pena decadenza della concessione –  arrivano due pareri diversi, e non quello unico di conferenza dei servizi, come da prassi. Il comandante della Polizia Municipale, tenente Michele Sannino ( noto in città per essere anche il cognato del consigliere comunale Salvatore Grillo – PD – ), rilascia il parere  a poche ore dal suo pensionamento (previsto l’1 novembre), nel pomeriggio del 30 Ottobre , e da verificare –  come ha segnalato dalla Gri.CI. s.a.s. ,  se l’abbia rilasciato durante le ferie oppure abbia smarcato il cartellino, altro fatto che arricchisce di intrighi  questa storia amministrativa.  La perla prima del pensionamento confezionata dal Tenente Sannino, oggi a godersi la pensione, resta una vera pagina incredibile e curiosa della storia dell’amministrazione comunale di Cercola. Ecco cosa risponde al sindaco, non alla Gri.ci s.a.s. , il Tenente Sannino: “...il regolamento degli impianti pubblicitari , approvato con delibera di consiglio comunale nr 13/12,  all’art. 25 bis , prevede che l’affidamento del servizio pubblicità ( pubbliche affissione di natura commerciale) può essere concesso a seguito di procedure concorsuali o a trattiva privata, nei limiti previsti dalla legge… ||… il provato eventualmente deve possedere i requisiti previsti dalle normative vigenti ( licenza di affari e commissioni in evidenza al certificato della CCIAA)…” La Gri.ci s.a.s. ha controdedotto al sindaco, una volta acquisita la nota,  pochi  giorni  dopo ,  nonostante la stessa Gri. ci s.s.a. aveva comunicato al sindaco Fiengo l’inopportunità di  non farsi rilasciare un parere da un funzionario, in ferie, ed a poche ore, dalla pensione, in quanto veniva meno il contraddittorio giuridico, che sarà poi ripreso con il suo successore,  il quale giustamente  richiederà il tempo necessario di attivare  un’istruttoria completa. Fatto che Determina, in realtà,  un’ulteriore perdita di tempo alla Gri.Ci s.a.s che combatte con la tempistica prescritta dalla Provincia di Napoli.

Controdeduzioni Gri.Ci s.a.s. al Sindaco Fiengo , su parere Sannino: Lo scrivente si chiede: ma cosa mette al bando il Comune di Cercola? I suoli dove devono essere installate le paline o pensiline della Gri.ci s.a.s? Non è possibile,  visto che questi suoli insistono sulle fermate di linea , debitamente autorizzate dallo stesso Comando di Polizia Municipale e dall’Ente Provincia stesso. Ci chiediamo ulteriormente: il comune mette al bando il servizio pubblicità sulle paline  e pensiline di nostre proprietà? Se risultano  di nostra proprietà come può il Comune di Cercola metterle al bando? L’ordinamento normativo  nazionale pone due pilastri fondamentali per prevedere un bando pubblico – procedura concorsuale e trattativa privata che sia – eccoli :

  1. Il bando pubblico può espletarlo solo un ente pubblico: Governo, Regione, Provincia, Comune, Società a partecipazione pubblica, ecc.  La Gri.ci s.a.s. è un ente privato, anche se titolare di una concessione di trasporto pubblico locale, tra l’altro senza costi per lo Stato e tantomeno per il comune di Cercola;

2. Mettere al bando qualcosa di esclusiva proprietà pubblica: non si puo’  mettere la bando il servizio pubblicità,  dato che le paline e le pensiline – impianti pubblicitari dove immettere gli avvisi e le affissioni –  sono di esclusiva proprietà della Gri.ci s.a.s, concessionario del servizio di trasporto pubblico locale.

Inoltre, altre due forti inesattezze, a mio avviso, accompagnano la stesura del parere rilasciato dal tenente Sannino. La prima riguardante il  totale disinteresse dall’interpretazione dell’art. 25 del regolamento degli impianti pubblicitari, approvato in consiglio comunale il 13 maggio del 2012,  nella sua completezza. Infatti al comma 3 dell’art. 25 del regolamento degli impianti pubblicitari, si recita quanto segue: “Il Comune ha inoltre la facoltà di autorizzare soggetti privati ad installare, a propria cura e spese, mezzi pubblicitari per l ‘affissione diretta per una superficie non eccedente mq 160. In ogni caso il limite massimo di superficie espositiva sull’’intero territorio non può eccedere i 2.000 mq.” Quindi,  il comma 3 dell’art. 25 del succitato regolamento in combinato disposto con l’art. 2 bis chiarisce in modo inequivocabile la bontà dell’applicabilità di queste norme per il nostre quesito dell’8 settembre 2014. Infatti l’art. 2 bis recita cos’:”  Identificazione e classificazione degli impianti pubblicitari al comma B Mezzi pubblicitari abbinati a prestazioni di servizi per gli utenti della stra da – ARREDO URBANO: ricomprendono parapedonali, orologi targhe e pensiline fermata bus, indicazione toponomastiche, contenitori per rifiuti, panchine , fioriere, e altri; contengono lo spazio necessario alla esposizione di avvisi pubblicitari/affissionistici a carattere permanente o temporaneo, riservat ial proprietario al mezzo, in proprio e per conto terzi.”

Mentre l’Ufficio Tecnico Comunale ha sospeso la pratica edilizia , relativa al permesso a costruire di paline e pensiline , presentata il 24 settembre scorso, in quanto il Comune di Cercola, come evidenziato in diverse lettera dal capo dell’Utc al sindaco Fiengo ed all’assessore ai trasporti Di Dato, manca di una pianificazione generale per la posa delle pensiline e paline di fermatua  bus con messaggi pubblicitari. Anche su ciò la Gri. Ci s.a.s. ha controdedotto quanto segue: “L’ingegnere capo – dr Ciro De Luca Bossa –  con questa nota ribadisce per l’ennesima volta, sia alla nostra società, che al Sindaco ed all’assessore ai trasporti DI Dato , che la sospensione della pratica edilizia è dovuta alla mancanza da parte dell’amministrazione della dotazione di un Piano Generale per la posa delle pensiline. Ecco il “gioco”  di rimbalzo delle responsabilità al sindaco Fiengo ed all’assessore ai trasporti, di cui la mia società è vittima. Per quale motivo la mia società deve veder sospesa la propria pratica edilizia quando il Consiglio Comunale non si riunisce per colmare questa lacuna? Perché il sindaco e l’assessore ai trasporti non lo convocano per colmare questo vuoto normativo, di esclusiva responsabilità della parte politica ed amministrativa? Risulta mai possibile il fatto che si è arrivati nel 2014 e non si è ancora pensato ad un pano pensiline per rendere le attese dei cittadini più comode?”

Oggi la Gri. Ci s.a.s annuncia di rivolgersi al Prefetto di Napoli, in quanto il lassismo amministrativo sta pregiudicando il regolare inizio del servizio del trasporto pubblico locale su Cercola, se non addirittura produrre la mortifera decadenza della concessione alla Gri.Ci. s.a.s. Nei prossimi giorni la stessa Gri.Ci. s.a.s ha annunciato che  fornirà a tutti gli organi di stampa tutta la fitta corrispondenza intercorsa tra la società e l’amministrazione comunale.

il direttore Gaetano Busiello


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