Cercola. Politica, Maione va all’Opposizione: “Non farò ammazzare i miei sogni da questi “vecchi” della maggioranza”

diego maione

Cercola (Na). – La maggioranza di governo comunale perde pezzi: Diego Maione va all’opposizione consiliare. Maione eletto, sfiorando i 300 voti, nel Movimento Democratico, lista civica a totale servizio di Vincenzo Barone, attuale Presidente del Consiglio Comunale.

Il percorso politico di Maione è stato caratterizzato da una posizione critica nei confronti del suo leader di partito, al quale non garantì nemmeno il suo voto per la presidenza consiliare. Diego Maione non si è voluto piegare ai capibastone che governano la coalizione: Giuseppe Gallo, Liberato Terracciano, Luigi Di Dato, Vincenzo Barone e Giovanni Picardi. Una coalizione nata giovane solo per l’età anagrafica del sindaco Fiengo, ma il retrogusto amaro del vecchiume politico dei burattinai si sente forte nell’immobilismo istituzionale che ha paralizzato la città di Cercola negli ultimi venti anni, ed in perfetta sintonia con il passato anche questa amministrazione comunale fa cadere nelle sabbie mobili il sentito sviluppo della città.

Di seguito l’intervento in consiglio comunale del consigliere Diego Maione con cui  spiega le ragioni politiche del suo abbandono della maggioranza. Ecco il testo integrale:

“Sarà anche lunghetto ma vi consiglio di leggerlo tutto….Comunicazione fatta in Consiglio Comunale

Gentile Sindaco, Assessori e colleghi tutti, mi ritrovo qui in uno strano stato, senza girarci intorno, un po’ da esiliato ed un po’ da personaggio incomodo dell’Opposizione, a dover e voler esprimere un punto di vista assai personale su quello che attualmente rappresenta lo scenario politico del paese che mi ha dato i natali e che mi ha tirato su’.
Ho riflettuto molto su cosa dire, su quali parole utilizzare e se usare o meno un formalismo da “politicante” per adeguarmi al linguaggio piu’ in voga nel nostro ambiente, ma sono arrivato alla conclusione che quello che diro’ non sara’ assai lontano da quello che il cuore si sentira’ di esprimere, senza proteggermi dietro alcuna paratia di ipocrisia e come un flusso inarrestabile e pertanto, se qualcuno di voi si sentira’ chiamato in causa o punto nell’orgoglio, gli chiedo umilmente di scusarmi in anticipo.

Voglio prima di tutto cominciare con qualcosa che potra’ lasciarvi allibiti, e cioe’ con il rendere grazie al Sindaco ed alla Giunta tutta, perche’, a ben riflettere, sono stati essi stessi gli artefici dello stato d’animo in cui al momento verso.
Infatti essi mi hanno insegnato in un primo momento a sognare. Si’, come sogna un bambino a cui si racconta che l’Eroe di turno ha sconfitto il Mostro e che tutti gli abitanti del villaggio possono finalmente vivere felici e contenti.
Ebbene, avevo creduto con entusiasmo nel progetto di sconfiggere il Mostro insieme alla maggioranza, davvero andavo a dormire rappresentandomi insieme agli amici e colleghi come coloro che, giovani e pieni di speranze, sarebbero riusciti finalmente a capovolgere anni ed anni di malaffare, di clientelismo, favoritismi e mal-practice, ed a condurre Cercola ad essere il comune che tanti cittadini, quegli stessi che hanno creduto alle nostre promesse elettorali, si auguravano diventasse. Un piccolo Comune che coccola i suoi cittadini, di cui si prende a cuore la qualita’ di vita; che sa restituire loro dignita’ e lo fa garantendo servizi e decenza; lo fa difendendo le categorie piu’ deboli come bambini ed anziani, facendoli sentire cio’ che sono, il perno indispensabile della societa’; lo fa gettando un occhio al passato ed un altro al futuro, sempre consapevole che il presente e’ il momento dell’azione politica ed il regalo che abbiamo per dimostrare quanto si vale, per dimostrarlo a chi ci ha dato fiducia ma anche e soprattutto a noi stessi.
Quando ho cominciato a sognare ad occhi aperti mi sono sentito come colui che al mio paese, ed alla politica, che e’ semplicemente il “gestire la cosa pubblica”, e cioe’ qualcosa che non ci appartiene ma che siamo chiamati a migliorare, voleva dare lo spirito e sentirla come sua, metterci dentro il senso e la coscienza civica e rendersi conto ( questa e’ una gioia della vita) che nessuno di noi nel mondo e’ solo, ma che siamo sempre parte di un tutto. Questo significa che noi politici in primis siamo quel tutto e siamo cittadini, forse solo un po’ piu’ esposti degli altri alla pubblica critica.
Ecco, quando ho cominciato con questa giunta ero dunque fermamente convinto che il discorso politico è per definizione alto, perché non vi è nulla di più alto della politica, che riunisce responsabilità, sacrificio, passione e carità cristiana, cioè dedizione completa nei confronti degli altri. Ed e’ per questo che devo ringraziare tutti, per avermi permesso di andare oltre la visione egoistica delle cose e di avermi donato questo sogno.
E vi diro’ che a tutt’oggi questo sogno dura, neanche i fatti recenti sono riusciti, per mia fortuna, a farlo evaporare. Non nascondo che sia stato un grosso colpo per me realizzare che le persone con cui esso aveva visto l’origine e dalle quali mi aspettavo quel fattore di Frattura con il passato che avrebbe gettato le basi per rendere reale il sogno, in ultima analisi hanno preferito intraprendere la strada della continuita’ con il vecchio, con cio’ che e’ stantio e non cambia mai, con cio’ che e’ statico ma non apporta novita’, con cio’ che insomma serve a tamponare un lasso di tempo “politico” ma non costruisce futuro per il paese. Non riesco a colpevolizzare chi e’ caduto nella tana del Mostro e tutt’oggi soccombe, ancora una volta come e’ sempre stato, alle sue vane tentazioni di potere ed interesse, ma sono qui in questo momento per dirvi che io continuo a combattere, e continuo ad oppormi, anche da solo come Don Chisciotte contro i mulini a vento. E questo perche’ in una terra come la nostra, nel nostro paesino del Sud, nella palpabile ed oramai nota “Terra del Nulla di Fatto”, io voglio esistere e questo significa cantare uori dal coro, anche se per voi posso essere una voce stonata, ma questo e’ il mio Sogno e posso farlo. Non e’ piu’il vostro, purtroppo.
Per questo saro’ sempre colui che grida a squarciagola. Per esistere. Per dire che sono diverso da cio’ che e’ sempre stato.
E saro’ all’Opposizione, ma non a mettere il bastone tra le ruote solo per farvi cadere, solo per distruggere, come ahime’ molti intendono questo mestiere. Saro’ li’, in prima linea, a disturbarvi quando lo riterro’ opportuno solo perche’ capiate che questo e’ l’unico modo per fare “dialogo” che dal greco significa “attraverso il discorso”….attraverso cioe’ il confronto per una crescita insieme. Mi sono accorto, negli ultimi tempi, che tutto questo lo devo alla mia dignita’ di persona, di cittadino e di padre di famiglia.
Pertanto consideratemi non solo uno dell’Opposizione, ma anche un Oppositivo, tenendo presente che diro’ sempre la mia per migliorare la cosa pubblica. Personalmente e’ cio’ che chiamo politica: portare avanti gli interessi di chi crede in me, ma soprattutto fare in modo che i molti oramai delusi dalla politica possano convertirsi, un giorno, all’idea del bene comune.”

il direttore Gaetano Busiello

 

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