Brendola. Vo’ on the Folks compie 20 anni con Hevia, Petra Magoni, Jim Hurst, Henry Girls, Roberto Dalla Vecchia e Ilaria Fantin in scena

ILARIA FANTIN

Vo’ on the Folks compie 20 anni. La storica rassegna nata nel 1996 in programma a Brendola, in provincia di Vicenza, presenta quattro serate dedicate all’incontro tra la world music e il pop, tra le sonorità contemporanee e quelle popolari. Dal 7 febbraio al 21 marzo 2015 alla Sala della Comunità della cittadina vicentina, le cui origini risalgono al Neolitico, artisti italiani e stranieri danno vita a un intreccio di musiche e culture differenti. Hevia, leHenry GirlsPetra MagoniIlaria FantinJim HurstRoberto Dalla Vecchia sono protagonisti di questo variegato caleidoscopio sonoro fatto di folk, irish music, bluegrass, etnica, roots rock e blues.

La XX edizione della rassegna diretta da Paolo Sgevano si apre sabato 7 febbraio con l’unica data italiana delle Henry Girls. KarenLornaJoleen McLaughlin, le tre sorelle della contea di Donegal diventate in poco tempo uno dei più interessanti risultati folk/roots d’Irlanda, presentano il loro ultimo album ‘Louder than Words’. Canzoni orecchiabili e melodiche con influenze nella musica tradizionale irlandese e americana che hanno entusiasmato anche il pubblico statunitense. Apprezzate per le loro ben definite armonie e gli arrangiamenti accattivanti, sono state paragonate a grandi della musica come Crosby, Stills & NashThe Dixie Chicks. Hanno duettato con Imelda May, partecipato all’album “Stories from the Steeples” di Mary Black, diviso il palco con i Dervish e collaborato conThe Hothouse FlowersAltanDonal Lunny. Per l’Huffington Post il loro “December Moon” (prodotto da Calum Malcom) è stato uno dei migliori 10 album del 2013.

Sabato 21 febbraio, invece, va in scena il recital “Cosa sono le nuvole?” che vede protagoniste la vocalist Petra Magoni e la polistrumentista Ilaria Fantin (oud, arciliuto, chitarra). Le due artiste danno vita a un sorprendente viaggio che ripercorre la musica dall’antico 1500 ai giorni nostri, attraverso strumenti a corde e le note di Sinéad O’Connor, Fabrizio De Andrè, Domenico Modugno, Joni Mitchell, Leonard Cohen, Claudio Monteverdi.

Il 7 marzo è la volta di un altro duo, stavolta di chitarristi: lo statunitense Jim Hurst e il veneto Roberto Dalla Vecchia. Tra virtuosismi, flatpicking e fingerpicking, echi country e bluegrass, ballad e composizioni originali, il duo acustico propone musica potente e suggestiva, con un repertorio prevalentemente incentrato sulla tradizione nordamericana.

Gran finale il 21 marzo con il ritorno a Brendola di Hevia. Il piper spagnolo – inventore della cornamusa elettronica, capace di rivoluzionare la musica popolare asturiana, vendendo oltre due milioni e mezzo di album in tutto il mondo – torna sul palco del Vo’ on the Folks dopo il sold out del 2013 con un nuovo progetto live e una formazione ampliata.

Organizzata dalla Sala della Comunità di Vo’ di BrendolaFrame Evolution, in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura e la Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, il “Vo’ on the Folks” si conferma come spazio privilegiato per la riscoperta e tutela di preziose tradizioni da conservare e tramandare. Come testimoniano gli ospiti che si sono alternati in questi 20 anni: Kocani Orkestar, Joana Amendoeira, Tannahill Weavers, Fiamma Fumana, Antonella Ruggiero con Maurizio Camardi, Djamel Laroussi, Phamie Gow, Vincenzo Zitello, Mairtin O’Connor, Dervishi Rotanti, Motion Trio, Pierre Bensusan, Söndörgő, solo per citarne alcuni.

Redazione Spettacolo

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