Cercola. PD, ecco Antonio Tammaro: dalla rottamazione renziana alla restaurazione “maglioniana”

antonio tammaro - segretario PD CERCOLA - 2015

Cercola (Na). - Si è aperto il nuovo (?) corso del PD Cercola: tra “riciclati” e “figli di..”, cambia qualcosa per non cambiar nulla. Antonio Tammaro è il nuovo coordinatore dei democratici della sezione Rino Sito. Succede ad Agostino Cacciola, che per quasi 7 anni ha ricoperto il ruolo di segretario.

Antonio Tammaro, sconosciuto alla politica cercolese, piomba all’improvviso nell’agone politico cittadino,  chiamato da Ciro Maglione – ex sindaco di Cercola – ed attuale regista di questa mal riuscita operazione di maquillage politico. Antonio Tammaro è il figlio dello scomparso  Michele Tammaro, ex assessore diessino  ai tributi e braccio destro di Maglione dalla seconda metà degli anni Novanta al Duemila.

A capo della segreteria cittadina arriva non un uomo che è cresciuto sul territorio ed ha  partecipato alla vita politica della sezione, ma un semplice nome  che accontenta le simpatie di Maglione, tirato fuori per occupare una poltrona sensibile, che potrebbe ritornare utile nel momento in cui si dovesse  tornare a parlar di nomine dirigenziali in enti pubblici,  in odor di area democratica.

La perla di Maglione, naturalmente accettata in religioso silenzio dall’esercito dei suoi “riconoscenti”, arriva insediando  nel coordinamento il suo attuale braccio destro:  Pasquale Aprea. Si sente ancora l’eco delle parole pronunciate in consiglio comunale dall’assessore MariaRosaria Donnarummma, rivolte al consigliere Salvatore Grillo: ” Siete dei terroristi psicologici“, accusando i metodi di conduzione politica dei democrat locali. Nonostante il tema sulla tipologia di azione denunciata dall’assessore di Fiengo, in barba a qualsiasi questione di sensibilità pubblica, arriva in segreteria, direttamente dagli anni piombo – uno dei protagonisti negativi di quell’epoca – Pasquale Aprea, che tenterà di insegnare alla comunità locale , ancora colpita da quei fatti, come far politica in modo civile e nell’interesse della comunità. Il paradosso di questi megalomani del PD è alquanto pacchiano e senza senso: non hanno memoria storica e la loro arroganza di rappresentarsi  ”l’esempio”  può diventare insostenibile.

Ciro Maglione, oltre ad essere stato sindaco di Cercola dal 1994 al 1998, e presidente del consiglio comunale dal 1998 al 2001, ha ricoperto il ruolo di Consigliere di Amministrazione della Gori s.p.a. dal 2001 al 2010. In questo decennio furono assunte sei persone di Cercola, ed il caso ha voluto che questi uomini in forza Gori erano loro stessi o riconducibili a figure prima dei DS,  e poi PD: tra consiglieri comunali , candidati al consiglio comunale e dirigenti di partito. Anche la scelta di mettere nel coordinamento due soggetti riconducibili  a  quell’infornata di assunzione  fa riflettere e discutere in città, in particolar  modo, dato il momento storico nel quale si sta vivendo, dove la crisi morde ed il tasso di occupazione è al massimo storico: tante famiglie sono sul lastrico.

Spariti dal coordinamento i giovani, utilizzati solo per riempire   le liste alle comunali, per garantire lo scranno in consiglio comunale a Salvatore Grillo, comunicatore delle scelte politiche in consiglio comunale “suggerite” dal regista.  Fanno sorridere le foto apparse su facebook relative ad  una sezione semivuota nel giorno del congresso e dove della gioventù si riesce ad intravedere qualcosa solo dai manifesti della scorsa campagna elettorale comunale.

Oggi il PD Cercola è in imbarazzo,  e forzatamente assente nel dibattito politico – amministrativo,  per una una serie di azioni singolari condotte dai parenti-funzionari  di Salvatore Grillo, che da qualche mese risultano assenti, o peggio se presenti in un modo alquanto discutibile, su diversi temi : assegnazione servizio pubblicità su paline e pensiline di proprietà dell’azienda di Trasporto Pubblico Locale, mancata previsione dell’appalto – scaduto da un bel pò, con perdite economiche al comune – sull’individuazione del concessionario relativo alla riscossione dell’imposta sulla pubblicità, erogazione senza senso di fondi per le manifestazioni natalizie e di Carnevale proposte del sindaco Fiengo, strafalcioni in tema di approvazione di schema di convenzione con altro comune per l’assegnazione dell’incarico al nuovo comandante dei caschi bianchi, ecc.

“Durante tutta la vita da segretario  (Agostino Cacciola n.d.r.) del PD a Cercola ha guidato campagne storiche contro le amministrazioni della illegalità e malaffare. Contro l’ammucchiata Fiengo ha perso le elezioni,  ma non poteva che essere cosi. ” Ecco quanto hanno affermato in questi giorni dalla poco frequentata pagina del PD Cercola – Rino Sito. Naturalmente chi ha scritto queste inesattezze si dimentica della classica scialuppa di salvataggio lanciata all’ex sindaco del PDL  Pasquale Tammaro da Agostino Cacciola, attraverso le dichiarazioni raccolte dal collega Almerico Colizzi de La Gazzetta di Cercola.it . Affermazioni mai smentite, risalenti al gennaio 2012 nel periodo di massima agonia dell’amministrazione Tammaro. In tanti democratici   si dimenticano la corte spietata fatta alla’attuale presidente del consiglio comunale Vincenzo Barone, all’attuale Vicesindaco Luigi Di Dato ed all’ex assessore ai Lavori Pubblici Giulio Bentivoglio per incassare le candidature a sostegno del candidato sindaco del PD Salvatore Grillo.

Fa ancora sorridere in città la faccia tosta degli esponenti del PD Cercola che sia in consiglio comunale che in città “urlano” a Fiengo di aver aumentato le tasse: forse se avessero pagato puntualmente la Tassa sulla Spazzatura per i locali della sezione in Corso Domenico Riccardi , probabilmente, non avrebbero contribuito insieme ad altri evasori a far subire questo aumento ai contribuenti onesti

Dalla rottamazione renziana si è passati a Cercola nella restaurazione maglioniana.  Tempi duri per la credibilità politica del PD Cercola.

il direttore Gaetano Busiello

 

 

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