Cercola. Refezione: “giallo” sulla convocazione del consiglio, non doveva essere convocato

comune di cercola

Cercola (Na). – Un vero “giallo” sta caratterizzando le ultime ore del  dibattito politico in seno alle istituzioni comunali. Ad accendere i riflettori sul Consiglio Comunale è stata un’atipica convocazione del consiglio comunale, proposta dal Partito Democratico , ed avallata dal Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Barone.

” Relazione sullo stato di salute del servizio di refezione scolastica”, ecco l’oggetto della convocazione del consiglio comunale che si celebrerà alle ore 10,30 della mattina del prossimo 2 aprile 2015.

Il regolamento di funzionamento del consiglio comunale non prevede la convocazione del consesso civico per una semplice discussione o relazione – addirittura in  adunata consiliare monotematica – bensì, un consiglio comunale è convocabile , anche in seduta straordinaria, ovvero quando lo richiede il sindaco o un quinto dei consiglieri comunali, nel momento in cui si vanno  a discutere in aula le  proposte di deliberazioni, mozioni; o si presentano interrogazioni od interpellanze, queste ultime due devono essere accompagnate obbligatoriamente da altri punti all’ordine del giorno  .  Mentre , nel caso contestato, siamo al cospetto di una semplice richiesta di chiarimenti sullo stato di salute della refezione scolastica, senza la previsione di  votazione relativamente  a provvedimenti proposti dalle minoranze. In tal caso ad esaudire la richiesta di chiarimenti del Partito Democratico potrebbe essere chiamato  il responsabile dell’ufficio di pubblica istruzione del comune, attraverso una risposta scritta, visto che il bando, che ha previsto tra le altre cose lo scodellamento contestato , non è mai stato contestato e tanto meno impugnato dai consiglieri comunali richiedenti – Salvatore Grillo (PD), Diego Maione (Gruppo Misto ) e Giovanni Paudice (?) (PD).

Per far comprendere ai lettori in modo completo quanto è sostenuto dal nostro giornale pubblichiamo il passaggio integrale del regolamento di funzionamento del consiglio comunale a sostegno delle nostre considerazioni: “ L’Ordine del giorno – ecco cosa recita espressamente l’art.14 del suddetto regolamento - è compilato dal Presidente, comprendendovi anche le proposte del Sindaco e dei Consiglieri Comunali, nonchè le petizioni all’art.44 del presente regolamento e gli altri argomenti prescritti per legge. Hanno la precedenza le questioni attinenti la composizione degli organi istituzionali ai termini dell’art.8, secondo comma. Seguono normalmente le petizioni popolari, le interrogazioni, le interpellanze e mozioni, le ratifiche di deliberazioni urgenti ai sensi dell’art 32 comma III legge n.142/90. All’Ordine del Giorno già diramato , possono , anche per iniziative del Sindaco o dei consiglieri , essere aggiunti altri argomenti……..”

In soldoni, il quinto pieno (3 punto 4) dei consiglieri comunali, necessari per la richiesta di convocazione del consiglio comunale non è stato raggiunto: infatti ne sono 3 (Grillo, Paudice (?) e Maione). Il regolamento del funzionamento del consiglio comunale non prevede per la convocazione del consiglio comunale – in questo caso addirittura monotematica – una discussione o relazione senza presentazione di mozioni  o proposte di deliberazione; sul fronte interrogazione od interpellanza non ci siamo per convocare un consiglio ad hoc.

Sia il Partito Democratico, che il presidente del consiglio comunale Vincenzo Barone , hanno  ”spinto” in modo anomalo: sia sul piano “regolamentare e tecnico” che , in particolare,  sul piano etico-politico, viste le condizioni di salute in cui versa l’attuale vicesindaco Luigi Di Dato, anche delegato alla pubblica istruzione.

Noi ci chiediamo: chi risarcirà le casse comunali per la convocazione di una seduta straordinaria del consiglio comunale anomala? Costerà alle casse comunali , anche perchè convocato di mattina, sui 4.000  euro, ecco i costi:  da pagare la ditta dell’impianto audio, straordinari personale comunale, consumo energia elettrica nell’aula consiliare, addetti alla vigilanza dell’aula consiliare, pagamento alle aziende dei lavoratori – consiglieri comunali ed assessori ( circa 8 otto rappresentanti istituzionali), ecc.

il direttore Gaetano Busiello


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