Cercola (Na). - Soltanto un’inadeguata squadra al governo comunale può permettere, a distanza di un mese, al Partito Democratico – Rino Sito di sguazzare su una polemica, senza fondamento, sul fronte della refezione scolastica. L’azione politica dei democrat locali sta “imbarazzando” il dibattito in città, complice una maggioranza assente e litigiosa.
I pasti gratuiti ai bambini delle famiglie bisognose sono stati previsti attraverso apposita graduatoria pubblica; l’autorizzazione relativa all’utilizzo del centro cottura comunale, usato anche per il confezionamento dei pasti per altri comuni, è stata emessa dal funzionario responsabile nel 2011 e il ristoro per il comune di Cercola sarà previsto (non ancora certificato, vista l’assenza momentanea della sottoscrizione del nuovo capitolato dì appalto), probabilmente, nella stessa misura del capitolato precedente; non è stato previsto nessun canone di locazione del centro cottura comunale; i soldi risparmiati che reclamano i piddini locali vanno a coprire le spese del personale – refezionista che garantisce un’erogazione del pasto impeccabile; e tante altre inesattezze hanno accompagnato il significato, che si è malapena intercettato, dalle urla scomposte lanciate in consiglio comunale dal capogruppo Salvatore Grillo e dallo “strampalato” manifesto affisso in città in queste ore.
Il Partito Democratico nello strampalato manifesto sostiene incredibilmente quanto segue: ” Dei 15 pasti gratuiti che dovevano essere distribuiti alle famiglie bisognose, non è dato sapere se e a chi sono stati assegnati, nè in base a quale graduatoria, nè chi abbia mai concesso un’autorizzazione in tal senso.” L’impreparazione nel leggere la documentazione in esame raggiunge dei vertici allarmanti. La graduatoria per l’assegnazione di 100 ( e non 15, come afferma il PD CERCOLA) pasti gratuiti agli studenti delle famiglie bisognose esiste, è stata pubblicata all’albo pretorio on line del sito ufficiale del comune di Cercola, di fatti contenuta in allegato nella determina dirigenziale (Pubblica Istruzione) n. 573 del 27 agosto 2014. Il disciplinare, il manifesto , il modello di domanda per l’esenzione sono stati previsti con determina dirigenziale, sempre del settore Pubblica Istruzione, con la n.455 del 19 giugno 2014. Questi atti gestionali facevano seguito all’indirizzo politico della Giunta Municipale che con atto n. 70 del 13 giugno 2014 stabiliva i criteri per stilare la graduatoria per l’esenzione della retta, sia per il trasporto scolastico che per la refezione scolastica, rivolto a n.100 alunni appartenenti a famiglie che versano in particolari situazioni di disagio economico e sociale. Il reclutamento dei 100 alunni è avvenuto attraverso la selezione di n. 70 reperiti dalla graduatoria pubblica come emerge nella determina succitata ed altri 30 sono stati, invece, segnalati dell’Ufficio Sociale del Comune di Cercola. Dal manifesto del PD si citano i 15 pasti gratuiti quotidiani, facendo emergere il fatto c che i tecnici, sottotecnici e suggeritori del “partitello di via Riccardi” non abbiano inteso, confondendo sia il bando di gara che le determine dirigenziali in questione , che i 15 pasti gratuiti sono quelli che la ditta che espleta la refezione scolastica a Cercola elargisce gratuitamente ai bambini bisognosi, mentre gli altri 85 sono pagati dallo stesso comune di Cercola. Nessuna clientela dell’amministrazione comunale, nessuno sperpero di danaro pubblico: nulla di tutto ciò.
Per quanto riguarda la questione dell’autorizzazione rilasciata alla ditta per l’utilizzo del centro cottura, fanno sapere dagli uffici comunali preposti, che esiste dal 2011. Ovviamente , il ristoro non è stato ancora quantizzato, visto che il contratto – capitolato d’appalto non è ancora stato sottoscritto, in merito al ristoro dovuto al comune l’orientamento dell’amministrazione comunale sarebbe quello di individuare il vecchio metodo , il tutto sarà certificato appena sarà sottoscritto il contratto di appalto. A titolo di cronaca da soli due mesi i pasti confezionati al centro cottura di Cercola partono per il comune di Casalnuovo, e sempre ad onor di cronaca la ditta che espleta il servizio di refezione scolastica ad oggi vanta un credito nei confronti del Comune di Cercola di quasi 250.000€: strano che il capogruppo urlante in consiglio comunale di Cercola non si preoccupi di far sbloccare il pagamento di quei fondi che in caso di azione di recupero della ditta stessa esporrebbe il comune a fronteggiare dei sonori interessi di mora per il ritardo nei pagamenti, sarà un caso che a svolgere tale funzione dirigenziale sia lo stesso fratello del consigliere comunale Salvatore Grillo.
Anche l’appunto sollevato nel manifesto del PD – RINO SITO riguardante la mancata previsione del fitto del centro cottura comunale raggiunge un imbarazzo allarmante per la tenuta tecnica e storica dell’esposizione critica dei piddini su questo fronte. Il centro cottura comunale esiste da un trentennio, nessuna ditta che ha espletato negli anni la refezione scolastica ha mai pagato un canone. Addirittura nel decennio di fine millennio, non solo non si pagava il fitto, ma il comune si sobbarcava anche il pagamento delle utenze, all’epoca governavano “i padri di” : l’ex sindaco Ciro Maglione ( padre putativo dell’attuale consigliere comunale Salvatore Grillo – firmatario del manifesto PD ), l’ex assessore Michele Tammaro ( padre di Antonio, attuale segretario del PD – Rino Sito, firmatario del manifesto PD) e l’ex consigliere comunale Mario Paudice ( padre di Giovanni, attuale consigliere comunale PD, firmatario del manifesto PD). Per la cronaca la ditta che oggi espleta il servizio si sobbarca anche tutte le utenze. La doppia morale del PD: ieri si governava e si regalava fitto e utenze risultava normale, mentre oggi si risparmiano almeno le utenze si teme il danno erariale?
L’invasione “partitica” del PD Cercola nelle politche aziendali della ditta in questione, la quale , a seguito di regolare gara di appalto, pratica un prezzo più comodo nel comune di Casalnuovo, rasenta l’incredibile. Perchè il PD Cercola si occupa – a mezzo manifesto e svolgimento dei lavori consiliari – dei prezzi praticati in un bando di gara da un’azienda in altro comune? Se l’azienda per una politica interna non vuole lasciar a casa i dipendenti oppure desidera entrare in altri territori accantonando i guadagni, perchè dovrebbe interessare tutto questo ai democrat locali? E perchè i piddini nel manifesto non hanno parlato dei prezzi praticati , con lo stesso metodo di erogazione dei pasti, nel comune di Napoli ( 4.50€), oppure quello che si sta ponendo a base di asta – 5.60€ – nel vicino comune di San Giorgio a Cremano?
Le risultanze igienico-sanitarie dello scodellamento proposto nelle scuole cittadine, emerse dai controlli effettuati sul posto dall’ASL e dai Nas – Carabinieri – piombati nelle scuole, allertati dal PD Cercola, hanno certificato la bontà del servizio di refezione scolastica, tra l’altro molto gradito anche ai giovani utenti: fatto riscontrabile dall’aumento dei pasti richiesti dall’utenza in questo ultimo anno.
L’altra questione relativa alla contestazione piddina in consiglio comunale su una presunta assenza della S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) , secondo il PD motivo di rescissione del contratto, sarebbe priva di appiglio giuridico. In quanto i presupposti fondamentali per l’emissione della SCIA, da parte della ditta che espleta il servizio, dovrebbero essere che l’attività svolta avesse un impatto ambientale e una questione di ordine pubblico: entrambi i presupposti non riguardano il servizio di refezione scolastica, visto che la refezione è espletata nelle scuole comunali (nessun impatto ambientale) e che l’ordine pubblico, relativamente all’utenza, riguarda un’utenza segnalata ed identificata quotidianamente.
Tra le urla ” senza fondamento” piddine in consiglio comunale è suonato forte il silenzio angosciante del sindaco Vincenzo Fiengo e dei capigruppo della maggioranza consiliare. Ovviamente, il vicesindaco – delegato alla Pubblica Istruzione Luigi Di Dato, oggi allettato, subisce “l’agguato politico” , dato che non si è potuto difendere. Un “agguato politico” partorito da Vincenzo Barone, presidente del consiglio comunale, che ha convocato e tenuto il consesso civico con presunte violazioni del regolamento di funzionamento del consiglio comunale.
il direttore Gaetano Busiello