Cercola (Na). – La quasi totalità dei megatabelloni giganti presenti in ogni dove della città sono abusivi. Tali violazioni sono state accertate dal Nucleo Antiabusivismo del locale Comando di Polizia Municipale.
Ad essere multati – quasi mille euro ad impianto – sono stati oltre i titolari degli impianti pubblicitari che hanno provveduto ad installarli senza regolare autorizzazione urbanistica, anche coloro che sono in possesso dell’autorizzazione urbanistica dall’Ufficio Tecnico Comunale . Quindi, a detta dei vigli urbani anche le cinquanta autorizzazioni urbanistiche rilasciate dall’Utc sarebbero illegittime. Questi megatabelloni non sono previsti nella classificazione disposta dall’art. 2 del Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari. Mentre il caso strano , alquanto “inquietante”, è relativo al fatto che i megatabelloni ( 3m X 6m e 3m X 4m) compaiano d’incanto nell’abaco tecnico, il quale sarebbe lo strumento tecnico dal quale si evidenzia la pianta organica degli impianti pubblicitari sul territorio comunale . L’abaco tecnico, comunque, non è mai stato pubblicato all’albo pretorio on line del sito ufficiale del Comune di Cercola, questa mancata pubblicazione rende inefficace questo strumento. Non si riesce a spiegare per quale motivo, l’Ufficio Tecnico Comunale , ossia l’organo che ha confezionato e rilasciato il parere di regolarità tecnica del suddetto regolamento degli impianti pubblicitari, avrebbe previsto – come filtra dal palazzo comunale – clamorosamente i megatabelloni nell’abaco tecnico.
Ora l’Ufficio Tecnico Comunale dovrebbe provvedere ad emettere l’ordinanza di rimozione degli impianti abusivi. La procedura amministrativa su questo fronte di abusivismo diffuso ed accertato dei megatabelloni prevede che , entro dieci giorni ( sono passati quasi un mese)) dall’accertamento dell’abuso riscontrato dai vigili urbani, l’Ufficio Tecnico Comunale, l’organo amministrativo che ha rilasciato l’autorizzazione urbanistica debba procedere alla revoca dell’autorizzazione stessa ed ordinare la rimozione dell’impianto illegale. Nel silenzio tombale del sindaco Vincenzo Fiengo, massima espressione della legalità sul territorio di Cercola, ed ampiamente documentato su questa criticità, nulla si vede all’orizzonte. Nel frattempo, le varie aziende , in barba all’intervento della forza pubblica, continuano a cambiare i manifesti publicitari sui tabelloni abusivi, guadagnando abusivamente.
Megatabelloni installati in piena violazione del Codice della Strada e del Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari, mettendo in pericolo l’incolumità pubblica. I discussi impianti in questione sono stati autorizzati ad essere installati nelle zone vietate dal Codice della Strada e dal Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari: sotto ai ponti, precisamente sotto a quello di Caravita ; nelle pericolosissime curve di uscita e di entrata della temibile Superstrada 268 – quella che collega Cercola ai comuni vesuviani – ; e clamorosamente installati anche sui guard rails, parapetti, a ridossodei segnali stradali. Al centro della città , invece, sono posti all’incrocio di viale dei Platani che si interseca con via Matteotti, dove lo scorso giugno, gli stessi tabelloni volarono via, a seguito di un temporale, creando un notevole pericolo all’incolumità pubblica. Non è stata manco risparmiata via Europa, la strada panoramica che porta all’ingresso del Parco Nazionale del Vesuvio. Come non è stata risparmiata via Garibaldi – Corso Domenico Riccardi l’altra arteria panormica che collega la città di Napoli con lo storico e leggendario Santuario della Madonna dell’Arco. I preoccupanti interrogativi ce li poniamo: perchè il sindaco di Cercola – Vincenzo Fiengo – , in qualità di tutore della salute pubblica non emette un’ordinanza di rimozione degli stessi, in particolare quelli all’entrata ed all’uscita della SS 268, che tante morti bianche ha partorito in questi anni? L’Ufficio Tecnico Comunale nei lavori preparatori del rilascio delle succitate autorizzazioni ha richiesto ed ottenuto il parere peratro obbligatorio del Comando dei Vigili Urbani? Nel caso fosse rilasciato questo parere dai vigili urbani, all’epoca dei fatti guidati dal Ten . Michele Sannino ( cognato dell’attuale capogruppo del PD in consiglio comunale Salvatore Grillo) ci risulterebbe alquanto grave aver permesso l’installazione di questi impianti in palese violazione del Codice della Strada.
Presunto condizionamento del mercato della pubblicità. In questo sottobosco di “vicende inquietanti” emerge anche una fastidiosa avvisaglia di presunto condizionamento del mercato della pubblicità sul territorio comunale: dove gli uffici comunali, con il silenzio complice del governo e del consiglio comunale, fanno soprattutto il “cattivo tempo”. La storia di questi mesi parla di una legittima richiesta , da parte di un’azienda di trasporto pubblico locale, di utilizzare gli spazi pubblicitari derivati dai propri impianti ( paline e pensiline di fermate), regolarmente autorizzati urbanisticamente dagli organi competenti. Ecco cosa rispose l’ex capo dei vigili urbani al sindaco, attraverso il rilascio di un parere tecnico : ” L’assegnazione del servizio pubblicità su paline e pensiline, come da art 25bis, comma 1 e 2 , del regolamento degli impianti pubblicitari, è affidato attraverso procedura concorsuale e/o trattativa privata”, ecco quanto fissato da Sannino, ex capo dei caschi bianchi, il giorno 30 ottobre 2014, ad un giorno dal pensionamento, durante le ferie ( da accertare lo smarcamento del cartellino) , oltre che sul piano formale anche nella sostanza sarebbe viziato anche in ragione delll’orientamento dell’Agenzia Nazionale Anti Corruzione, guidata da Cantone, che ha espresso con il perentorio parere n. 57 del 3 luglioo 2014 il seguente ordine : ” Colui che riveste il ruolo di Comandante della Polizia Locale non può svolgere funzioni di responsabilità nell’esercizio di servizi di un Comune per i quali è necessario emettere provvedimenti autorizzatori o concessori , oggetto di un’attività di controllo in virtù di una sua principale qualifica, sussistendo un’ipotesi di conflitto di interessi, anche potenziale. ” Il ten. Michele Sannino fece adottare tale parere dal sindaco Fiengo, condiviso anche dal vicesindaco- assessore ai Trasporti Luigi Di Dato,facendolo acquisire prima, ed inviandolo in seguito al richiedente, mentre sull’assegnazione del servizio pubblicità delle 5 ditte titolari dei tabelloni giganti , beccate nel 2012 abusive, ci fu un’assegnazione diretta, senza gara d’appalto, quest’ultima notizia affonda la sua attendibilità nella mancata comunicazione dell’esistenza di una gara pubblica all’attuale capo dei Vigili urbani De Sena , relativamente all’attività dei controllo operata, in questi mesi, dal suo Comando. Non solo Michele Sannino, non era abilitato a risciar quel parere, a detta dell’Anticorruzione, ma avrebbe potuto condizionare, comunque, la possibilità di sfruttare gli spazi pubblicitari all’azienda di trasporto pubblico locale, consentendo - invece – ai titolari dei tabelloni abusivi di esercitare contro legge la propria attività, anche florida, di sfruttamento degli spazi pubblicitari su impianti abusivi. Il sindaco Vincenzo Fiengo fu ampiamente documentato del caso il 5 gennaio scorso da codesto giornale a mezzo di lettera protocollata, ma nessun atto amministrativo in merito è stato ai prodotto.
L’abusivo seriale titolare tabelloni pubblicitari è inserito nell’Albo dei fornitori di fiducia del Comune di Cercola. Uno degli storici abusivi del “Tabellone Gate” è inserito nella lista di fiducia dei fornitori : anche in queste settimane ha incassato , dopo una chiamata diretta del cugino -funzionario del comune di Cercola, altri duemila euro per tabelle da installare nell’Isola Ecogologica comunale di Caravita. Sorprende anche il fatto che lo stesso abusivo seriale è colui che produce ed installa le targhette “Vietata l’affissione” sui muri e sotto i ponti della città di Cercola. Fa sorridere in alcuni punti della città questocondizione: sopra troviamo la targhettina “Vietata l’affissione” e sotto od al fianco troviamo il megatabellone abusivo dell’impresa di fiducia del comune di Cercola. E tutto si svolge nel pieno della tranquillità degli uffici comunali e della politica locale, ovviamente il sindaco Fiengo è chiaramente distratto dalle beghe di portinerie che dominano i social sui temi di Cercola.
L’ultimo curioso ed irritante dato è questo: sono stati di nuovo beccati abusivi dai vigli urbani coloro che in passato furono beccati abusivi nell’esercizio di questa attività commerciale. Due anni fa ci fu l’abbattimento dei tabelloni abusivi a spese del comune di Cercola ( non è dato sapere se all’epoca dei fatti questi signori – imprenditori pagarono i 10.500€ al comune di Cercola) . Oggi ci chiediamo: saranno ancora i cittadini a pagare l’abbatimento di questi tabelloni abusivi? Saranno ancora 10.500€ o forse più?
il direttore Gaetano Busiello
Di seguito il reportage fotografico:
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Via Argine – Uscita SS 268 – In piena Curva
Il Codice della Strada e il Regolamento Comunale degli impianti Pubblicitari vietano tassativamente l’installazione di cartelli pubblicitari nelle curve!
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Ponte di Caravita – Prosecuzione uscita SS 268 verso Napoli – Tabellone sul parapetto – Vicino al segnale di pericole cunette – e sotto al ponte autostradale -
Il Codice della Strada e Il Regolamento degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione dei tabelloni sotto ai ponti non ferroviari, sui parapetti, e nelle vicinanze di segnale che indicano pericolo per gli automobilisti.
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Ponte di Caravita. Prosecuzione uscita SS 268 verso Napoli – Tabellone all’interno del guard rail di protezione – vicino all’incrocio e a 15 metri da un altro tabellone.
Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabbelloni nei dispositivi di protezione, sotto ai ponti, e a debita distanza da altri cartelli.
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Ingresso rampa SS 268 – In curva – In territorio di custodia dell’ignara Fipav Campania – Ostruisce segnali di ingresso rampa dalla Cottadella Sportiva.
Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabelloni sulle rampe autostradali, in curva , a ridosso di segnali stradali.
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Ingresso rampa SS 268 – Nei pressi di intersezioni
Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabelloni sulle rampe autostradali, e nei pressi delle intersezioni
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Incrocio Viale dei Platani che si interseca con via Mattetti.
Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabelloni negli incroci
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Via Europa – Strada di grande impatto paesistico che porta all’Ingresso del Parco Nazionale del Vesuvio.
Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabelloni nelle zone ad alto impatto paesaggistico