Cercola. Sospese le “Strisce Blu”: figuraccia del sindaco Fiengo e del vice Luigi Di Dato

impachettati parcfomentri - strisce blu - cercola

Cercola (Na). - Sospese le Strisce Blu, disattivati anche i parcometri. Da oggi i cittadini di Cercola non devono più pagare la sosta nelle specifiche strisce blu. Dopo quindici giorni di confusione e di scontro politico, finalmente il Comandante della Polizia Municipale Paolino De Sena ha emesso un determina – n. 315 / 2015 – di sospensione del servizio, annullando la sua precedente disposizione che istituiva una singolare proroga tecnica di tre mesi all’appalto. In queste due settimane, comunque, tanti cittadini , nonostante gli ausiliari del traffico erano spariti dalla circolazione e l’amministrazione comunale era silente, hanno continuato a pagare il cosiddeto grattino: ora chi risarcirà questi cittadini virtuosi? Chi risarcirà i cittadini dal costo della multa post 8 maggio 2015, giorno di chiusura annuale dell’appalto?

Nell’atto pubblicato ieri all’albo pretorio del sito ufficiale del Comune di Cercola, il capo dei caschi bianchi si è ” giustificato” richiamando il pericolo  dell’interruzione di pubblico servizio.  Questo provvedimento, emesso a distanza di un mese,   non interrompe lo stesso il pubblico servizio?

Un vero pasticcio politico – istituzionale ha caratterizzato questa vicenda,  dove gli attori protagonisti sono stati sempre gli stessi: gli inadeguati Vincenzo Fiengo – sindaco di Carcola e Luigi Di Dato – assessore alla viabilità – .

Nella stessa determina dirigenziale, emessa da poche ore, Paolino De Sena “critica” il lassismo del sindaco e del suo governo in quanto l’indirizzo politico , a suo avviso, dopo un anno di prova del servizio, doveva essere partorito  da una delibera di Consiglio Comunale, e non da una Delibera di Giunta, alla quale lo stesso De Sena ha dato seguito. Quindi, a detta De Sema, l’amministrazione comunale, in testa il sindaco Fiengo, non ha ancora  provveduto  a deliberare in merito, non si è potuto fare altro che interrompere il servzio, mettendo , eventualmente, il Comune di Cercola esposto a probabili richieste di risarcimento della ditta vincitrice dell’appalto in questione, la TPM di Portici, per la mancata applicazione del bando di gara che prevedeva un anno di prova e sperimentazione,  dopo il quale l’amministrazione comunale avrebbe dovuto provvedere o a revocarlo oppure a firmare un contratto di servizio a 5 anni. Invece ad oggi l’amministrazione comunale non si è espressa in merito, anzi ha fatto di più  ed  in negativo,  a detta di De Sena si sarebbe espressa attraverso la Giunta invece che portare la questione in Consiglio Comunale. Mentre fa riflettere ancora una volta l’atteggiamento del sindaco Fiengo di non recepire l’orientamento dell’’Agenzia Nazionale Anti Corruzione, guidata da Cantone, che ha espresso con il perentorio parere n. 57 del 3 luglioo 2014 il seguente ordine : ” Colui che riveste il ruolo di Comandante della Polizia Locale non può svolgere funzioni di responsabilità nell’esercizio di servizi di un Comune per i quali è necessario emettere provvedimenti autorizzatori o concessori , oggetto di un’attività di controllo in virtù di una sua principale qualifica, sussistendo un’ipotesi di conflitto di interessi, anche potenziale. ” Perchè ancora il Comandante della Polizia Municpale si pronuncia sulla questione dell’appalto? Perchè il sindaco non assegna il servizio ad altgro funzionario?

Un’altra pagina incredibile della storia amministrativa del governo Fiengo sta gettando nella confusione i cittadini di Cercola, si temono anche le ripercussioni economiche di una quanto mai prevedibile e giustificata richiesta di risarcimento da parte della TPM  che, comunque, in questa querelle politica locale e nell’inadeguatezza della  squadra di governo comunale,  non c’entra nulla.

il direttore Gaetano Busiello

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