Cercola (Na). – 400mila euro sono stati chiesti dalla Fipav Campania al Comune di Cercola per lavori di manutenzione straordinaria, lavori effettuati dalla ditta “fiduciaria tecnica” dell’ente volleystico regionale durante i sei anni di gestione della cittadella sportiva di Caravita.
La convezione che regola i rapporti tra il Comune e la Fipav Campania prevedrebbe che la Fipav Campania sia obbligata ad effettuare i lavori straordinari , anche nel momento in cui ci funzionari del comune di Cercola non rispondono entro i sette alla segnalazione del disagio prodotta dalla fiduciaria tecnica Fipav. . In possesso dolla Fipav Campania ci sarebbe una documentazione completa, anche fotografica, completa dei lavori effettuati che starebbe per gettare nel caos i conti comunali.
La Fipav Campania ha aperto un contenzioso, oggi davanti al Tar Campania, , in questo momento, gestisce gli impianti caravitani in attesa che il comune di Cercola indica un bando di gara per l’affidamento della gestione, a seguito di una ” singolare” revoca dall’appalto disposta da Giuseppe De Rosa, che nel 2013 come adesso, è il funzionare allo sport del comune di Cercola, nel 2013 si era sotto gestione del commissario prefettizio. La Fipav Campania, ente federale del CONI, che fa dello sport una mission educativa, nel settembre scorso inviò anche una richiesta di transazione al Comune di Cercola, in quanto l’obiettivo della federazione regionale di pallavolo è stato sempre quello di salvaguardare l’unico presidio di legalità del territorio rapprseentato da questo autentico gioiello dell’impiantistica sportiva campana. Nè il sindaco Vincenzo Fiengo, nè il legale del comune di Cercola, si sono degnati, come prevede la legge, di una risposta alla Fipav Campania. Probabilmente questo atteggiamento poco istituzionale del capo del comune di Cercola non è stato gradito ed ecco che inizia una querelle su conti e norme che vedrà sotto pressione i rapporti, già precari , tra Fipav Campania ed il comune di Cercola.
Anche le motivazioni giuridiche che fondano òa revoca dell’appalto, oggi al Tar Campania, come più volte commentata da questa testata giornalistica, andrebbero a far preoccupare la città. A fine articolo è ripubblicato uno stralcio di un nostro pezzo del novembre 2014 che chiarisce la vicenda , oggi divenuta giudiziaria.
Un altro caso curioso ha accompagnato il silenzio dell’amministrazione comunale, in testa il sindaco Fiengo, sul fronte della gestione della richiesta di transazione inviata ai rappresentanti legali del comune di Cercola dalla Fipav Campania. Tra le proposte era contemplata anche la manutenzione del verde sul territorio , a carico della ditta fiduciaria tecnica della stessa Fipav, per ben 5 anni. Ma subito dopo la presentazione di questa transazione ( ottobre 2014), il comune di Cercola, attraverso un provvedimento del capo dell’UTC Ciro De Luca Bossa, corse subito ad accendere un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti, per garantire, solo per un anno, ed a 120.000€, la manutenzione del verde cittadino, annullando di fatto la possibilità di risparmio ai cittadini di Cercola e , soprattutto, di discutere della transazione presentata dalla Fipav Campania.
La refezione scolastica, come la gestione della cittadella sportiva di Caravita, ha visto il “protagonismo”dello stesso funzionario che avrebbe mortificato, adducendo motivazioni giuridiche alquanto discustibili, il lavoro di due prestigiose realtà del territorio: quali Sirio s.r.l. e Fipav Campania che stavano e stanno esercitando l’appalto nel migliore dei modi, preservando gli interessi della comunità. Basta vedere come è stata condotta la refezione scolastica quest’anno, registrando un aumento della richiesta di pasti quotidiani, e come si gestisce la Cittadella Sportiva, che ospita quotidianamente, centinaia di cerolesi impegnati nelle diverse discipline sportiva, allenandosi fianco a fianco con i campioni internazionali di calcio a cinque, scherma ed atletica leggera.
Il Partito Democratico ha condotto la battaglia campale per il blocco delle attività della refezione scolastica e della gestione della cittadella sportiva, il caso curioso riguarda che le due realtà territoriali vantano dei crediti nei confronti del comune, dove la gestione dei conteggi economici è nella mani dell’onnipresente capo dell’Utc e del responsabile del servizio finanziario, parente diretto del capogruppo del PD in consiglio comunale. Il Pd affigge il manifesto, i “conti” al comune non si sbloccano e non tornano, convocano il consiglio comunale e l’amministrazione comunale compiacente non controlla od anzi: sostiene la revoca seriale. La città è precccupata: i servizi stentano ad essere garantitie, gli imprenditori “aggrediti” ricorrono ai tribunali, e le casse comunali starebbero, se i processi condannano il comune, per essere svuotate.
ECCO LA POSIZIONE CRITICA DE IL SECOLO NUOVO SUL FRONTE REVOCA APPALTO GESTIONE “CITTADELLA SPORTIVA” – Stralcio articolo ottobre 2014
Andando nel merito del contenzioso FIPAV CAMPANIA – COMUNE DI CERCOLA emergerebbero alcuni equivoci, che lasciano perplessi chi si accinge ad affrontare l’atteggiamento amministrativo dei funzionari comunali nei confronti di chi sta gestendo in modo esemplare – fin dal 2009 – gli impianti sportivi di via Matilde Serao. Infatti, basta ,farsi un giro presso le strutture napoletane e regionali per rendersi conto dei disastri compiuti da chi gestisce queste strutture, ormai vandalizzate.
La storia del contenzioso tra il Comune di Cercola e la Fipav Campania inizia con la determina dirigenziale n.319 del 29 aprile 2013 , relativamente alla rescissione contrattuale, tale atto amministrativo addebita al gestore Fipav Campania alcune inadempienze contrattuali: 1. Ritardo di pagamenti dei canoni mensili; 2. mancata assunzione dei 5 Lavoratori Socialmente Utili, 3. problemi verificatisi circa interventi di manutenzione. In riferimento al pagamento del canone mensili, 1.100€, esiste una fitta corrispondenza tra la Fipav Campania e gli uffici del comune di Cercola, in particolare con l’Ufficio Tecnico Comunale, dalla quale emerge forte uno strano disinteresse degli uffici alle richieste di riconoscimento dei lavori straordinari e urgenti - parliamo di quasi centomila euro – forniti dalla Fipav Campania, espletati al solo scopo di non detoriare gli impianti,lavori che per contratto dovevano essere eseguiti dal Comune, ed invece sono stati espletati da una società fiduciaria del concessionario. La Fipav Campania aprì questo contenzioso epistolare sul riconoscimento di questi lavori ed annunciò di non pagare i canoni mensili prima che venissero saldati i lavori straordinari. Un altro dato curioso, ed importante, è quello relativo al fatto che il capitolato di appalto non prevede tra gli obblighi contrattuali il pagamento del canone mensile. (1.100€). Ecco cosa recita l’art. 2 del capitolato di appalto: “… non è obbligatorio il canone in favore del Comune, poichè caratteristica del rapporto non è la sua onerosità…”. Quindi, non vi è alcuna disposizione – nè nel capitolato, nè nella convenzione – che il mancato versamento del canone per un anno possa produrre la rescissione/revoca dell’affidamento. Come mai si è imputata alla Fipav Campania questa inadempienza contrattuale quando non è previsto tra gli obblighi contrattuali?
A nostro avviso il più grosso equivoco si gioca sull’obbligo a carico della Fipav Camoania, dell’assunzione dei 5 Lavoratori Socialmente Utili . La Fipav Campania, unica partecipante alla gara d’appalto discussa, formulò nell’offerta tecnica, approvata dalla commissione di gara , la volontà di assumere 5 LSU, e questi avrebbero dovuto possedere requisiti professionali specifici: 1 fabbro; 1 elettricista; 1 idraulico; 1 giardiniere; e 1 edile. La Commissione di Gara accettò l’offerta tecnica, e conteggiò, come da regolamento dell’offerta tecnica (n.d.r: non era un obbligo derivante dal bando di gara, quest’ultimo non prevedeva l’assunzione di LSU , quindi, non era praticabile l’esclusione dalla gara l’esclusione) l , 3 punti ad ogni LSU assunto, in totale 15 punti. Quindi, essendo l’unica partecipante, e valutando la segretezza dell’offerta tecnica, fino all’apertura delle buste, nessun potenziale concorrente avrebbe mai potuto desistere dal partecipare alla gara , visto che non poteva essere a conoscenza dell’eventuale offerta tecnica della Fipav Campania. Ma in realtà la Fipav Campania non ha mai negato di voler assumere i 5 LSU , ma il capitolato d’appalto, art.12, cap.e. aveva assorbito l’offerta tecnica della Fipav Campania, ed è proprio a questa disposizione che la Fipav Campania si è attenuto. Comunque, la Fipav Campania ha dovuto assumere, da una società esterna, le 5 figure professionali esposte nell’offerta tecnica dalla gara, visto che il comune era sprovvisto di tali operai specializzati. A margine della discussione degli LSU non assunti emerge un altro aspetto curioso,il funzionario del Comune di Cercola Giuseppe De Rosa era nella commissione di gara che accettò l’offerta tecnica della Fipav Campania, e caso strano ed è anche colui che ha emesso la determina n.319 del 29 aprile 2013 di revoca/rescissione della concessione , oggi in giudizio dinnanzi al Tar Campania. Perchè Giuseppe De Rosa , essendo a conoscenza , più di chiunque altro, dell’accettazione delle mansioni e qualifiche professionali richieste dalla Fipav Campania non ha tenuto conto di questa offerta tecnica? Se un errore ci fosse stato , sarebbe stato quello dell’accettazione della possibilità di assumere , vincolando il tutto però alle mansioni professionali, visto che gli LSU comunali non detengono le mansioni richieste all’epoca dalla Fipav Campania. Fatto che non avrebbe inquinato la gara d’appalto , visto che l’offerta tecnica, ribadiamo era segreta fino all’apertura delle buste, e la Fipav è stata l’unica partecipante. Poi , altro argomento di dibattito è quello relativo alla stabilizzazione degli LSU, impraticabile presso la struttura perchè il gestore – Fipav Campania – è un privato che per legge non garantisce stabilizzazione in enti pubblici. Da aggiungere la ferma volontà degli LSU del Comune di Cercola di non voler essere trasferiti presso la struttura , atteggiamento verificabile dalle mancate adesioni alla richieste dall’allora direttore generale del comunale di Cercola – dr Eugenio Pscino – che invitò, senza successo, gli stessi LSU a presentar istanza per l’assunzion presso la struttura di Caravita
Un’altra curiosità amministrativa da chiarire è relativa all’organo che ha prodotto l’atto di revoca/concessione dell’appalto alla Fipav Campania: ad emettere tale provvedimento non è stato il commissario prefettizio dr. Antonio Scozzese, bensì il funzionario - responsabile settore sport – , Dr Giuseppe De Rosa - attraverso l’emissione della determina dirigenziale n. n.319 del 29 aprile 2013. Era un atto gestionale, che riprendeva una direttiva “politica” sul fronte di tutela dell’ interesse pubblico. Infatti, adotando i poteri di Giunta Comunale, il Commissario Straordinario emise la delibera commissariale n.24 del 28 febbraio del 2013, la quale invitava i funzionari di competenzam che a seguito di criticità evidenti ( in città esposte dal PD Cercola), si rinviava agli organi competenti l’attivazione di un’istruttoria e nel caso fosse leso l’interesse pubblico, si poteva provvedere anche all’attivazione di procedure di rescissione anticipata del rapporto. In soldoni, il commissario prefettizio propose l’approfondimento, ed il funzionare dispose la rescissione, visto che il commissario, detenedo poteri di Giunta, quindi d’indirizo politico, non poteva sostituire quelli gestionali.
Ad oggi la Cittadella Sportiva ospita eventi ed atleti di grande portata nazionale: gare casalinghe del campionato di serie A calcio del Napoli Calcio; la prestigiosa scuola di scherma messa su dagli olimpionici della sciabola Luigi Tarantino, Diego Occhiuzzi Gioia Marzocca e Massimiliano Murolo, campione olimpico europeo; allo stadio Giuseppe Piccolo disputano le gare casalinghe il Pomigliano Calcio ( Serie D nazionale) ed il Campania Ponticelli ( Eccellenza); il Palacercola ospita i Pattinatori Cercola, squadra di pattinaggio che ha lanciato diversi atleti sui palcoscenici nazionali; la sede regionale della FIPAV Campania , e tante altre manifestazioni volleystiche nazionali, presto anche la meravigliosa nazionale di Bonitta sarà a Cercola per uno stage con kle tre napoletane: Chirichella, Del Core e De Gennaro.
Disabili, scuole e pezzi delle istituzioni utilizzano gratuitamente la struttura per eventi a sfondo sociale. “La Casa dello Sport” abita qui in via Matilde Serao, nel discusso quartiere di Caravita.
il direttore Gaetano Busiello