Cercola. “Non si toccano” i megatabelloni abusivi, ma il Comune “impacchetta” le tabelle della rotatoria

rotatoria via europa cercola - sanzione con busta della differenziata - geni!

Cercola (Na). - Un’altra curiosa e “preoccupante” iniziativa sta caratterizzando lo scorcio amministrativo di questa settimana al Comune di Cercola. “Impacchettate” con buste di fortune le minitabelle pubblicitarie presenti sulla prima rotatoria di via Europa, l’arteria che collega Cercola con San Sebastiano al Vesuvio.  Sembra che a “sanzionare” l’imprenditore che si doveva occupare della gestione del verde insistente nella rotatoria non ci sarebbe  un dispositivo emesso dal Comandante  di Polizia Municipale, l’unico organo comunale deputato ad effettuare il controllo sulle dinamiche pubblicitarie in città, potere conferito dall’art. 68 del Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari. Le voci sarebbero preoccupanti  dal punto di vista degli equilibri istituzionali, pare che il proponente di questa iniziativa potrebbe essere  l’assessore all’ambiente Maria Rosaria Donnarumma, la quale avrebbe sollecitato gli operai comunali della manutenzione ad applicare della buste di fortuna – come si vede nella foto, sono quelle utilizzate dai cittadini per la raccolta di carta e cartone,  con l’intestazione comune di Cercola -. Davvero incredibile, invece dei metodi istituzionali di copertura in bianco  o della striscia di manifesto “abusivo” dell’impianto, si è utilizzato la busta per la raccolta differenziata. Perplessità.

Il Consiglio Comunale deliberò nel 2013 l’opportunità per gli imprenditori locali di adottare aiuole, rotatorie e spazi  verdi in città. Ad una ditta locale, che si occupa della vendita delle automobili, fu assegnata la cura del verde nella rotatoria succitata, in cambio dell’installazione di piccole d tabelle pubblicitarie nel sito.  Ribadiamo che l’organo deputato al controllo di quest’attività è il funzionario di Polizia Municipale, il quale da una settimana ha presentato le dimissioni. Un’altra criticità fortissima che emerge su questo fronte è relativo al fatto che un vero bando , che avrebbe permesso a tutti gli imprenditori locali itteressati, di presentare  un’offerta per questo servizio non sarebbe mai stato promosso. Inoltre, il Codice della Strada vieterebbe, in particolare negli incroci e nelle rotatorie, qualsiasi tipo di installazione relativamente agli impianti  pubblicitari. Nel Comune di Cercola, dove il sindaco Fiengo  e l’assessore alla viabilità Di Dato  non “vedono”  l’installazione  abusiva dei megatabelloni pubblicitari insistente nei punti – in curva, in prossimità dei segnali stradali, negli incorci, sui guardrail, sotto ai ponti, sui parapetti, ecc –  in piena violazione dell Codice della Strada , come si potrebbero  scandalizzare di 5 o 6 minitabelle in quella rotatoria?

Mentre si coprono queste minitabelle pubblicitarie  nella rotatoria di via Europa e sembra non esistere un  provvedimento sanzionatorio del funzionario addetto, nel frattempo i megatabelloni pubblicitari, già multati dal Comanda di Polizia Municipale , continuano ad operare l’attività commercialmente,  in barba alle disposizioni i dell’Organo di  Polizia Locale. Ovviamente, il sindaco  massima espressione della legalità sul territorio, è distratto da altre visioni internazionali della politica e l’assessore alla viabilità  Di Dato, invece, coerentemente con il suo quarantennio del nulla politico prodotto sul territorio, non può che assistere silente a questo scempio istituzionale e sociale.

Passano le settimane, anzi i giorni, è il solito funzionario comunale , in barba ad una prassi istituzionale  ben collaudata che vede fuori dall’albo dei fornitori di fiducia le ditte che creano “disagi” allo stesso Comune, ha commissionato al parente diretto imprenditore altre tabelle per l’isola ecologica, 6.100€ direttamente in cassa dell’azienda “infedele” (installa abusivamente da tanti anni impianti pubblicitari abusivi), senza che altre vengano contattate.  Criticità già sollevata direttamente al sindaco Fiengo ( in data 5 gennaio 2015), non solo con pezzi su Il Secolo Nuovo, ma anche attraverso l’invio di una missiva dettagliata della questione.

il direttore Gaetano Busiello

 

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