Cercola (Na). – Crollo verticale della credibilità delle istituzioni comunali senza eguali nella storia delle amministrazioni comunali di Cercola: il picco è raggiunto con l’attività di proliferazione selvaggia relativa alla tabellonistica pubblicitaria attivata sul territorio in piena violazione del Codice della Strada e del Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari. Il locale Comando di Polizia Municipale, guidato dal capo Bruno D’Ambrosio, da una settimana ha comunicato all’Ufficio Tecnico Comunale ed al sindaco Fiengo la revoca dell’autorizzazione relative a queste tabelle pubblicitarie in quanto violano il Codice della Strada e il Regolamento Comunale degli impianti Pubblicitari, chiedendo, inoltre, anche l’immediata rimozione degli impianti in quanto rappresenterebbero dei pericoli per l’incolumità pubblica. Ad oggi il sindaco Fiengo e l’ufficio tecnico comunale nicchiano, come si sono “addormentati” sul procedimento relativo all’eliminazione dei pericoli provenienti dai megatabelloni pubblicitari installati in violazione , anche essi, del Codice della Strada e del Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari, anche questi sanzionati alcuni mesi fa da Bruno D’Ambrosio, all’epoca responsabile del Nucleo Antiabusivismo della Polizia Municipale. Mancherebbe a sostegno di queste autorizzazioni – parliamo delle tabelle nelle aiuole spartitraffico – l’autorizzazione paesaggistica ed il parere obbligatorio dei vigili urbani.
L’ultima, in ordine di tempo, “genialata” è riscontrabile direttamente dall’aiuola spartitraffico visibile nell’ostico incrocio che vede intersecarsi le strade di via Europa con quella del centralissimo corso Domenico Riccardi. In questa miniaiuola, larga poco più di una ventina di cm, sono state immesse delle tabelle pubblicitarie da un privato, debitamente autorizzato dall’Ufficio Tecnico Comunale, ed “egregiamente” sostenuto e e veicolato dal sindacoVincenzo Fiengo, avvocato amministrativista di professione. Proprio il primo cittadino, da un’autorevole testata giornalistica napoletana – Il Roma –, l’ 8 settembre 2015 parlando di queste trovata dichiarava testuali parole: “La scelta dell’amministrazione di modificare un regolamento già esistente, frutto di un’intuizione della Giunta Tammaro, rendendolo finalmente funzionante, inizia a dare importanti frutti sul territorio, migliorando il decoro e l’immagine della nostra città ( n.d.r.: non parla di Katmandù, ma di Cercola) di concerto con le realtà che la vivono, come imprenditori e commercianti…. Presto procederemo ad altri importanti affidamenti e spero che viale delle Palme ci siano ancora commercianti pronti ad adottare gli spazi versi…” Peccato che queste dichiarazioni arrivano direttamente da colui che risulta essere l’espressione più alta sul territorio del rispetto di norme e regolamento: infatti, l’immissione delle tabelle nelle aiuole spartitraffico, ahinoi per Fiengo, è severamente vietato dal Codice della Strada e dall’art.14 del Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari. Inoltre, il sindaco Fiengo parla di un regolamento, probabilmente quello della disciplina degli affidamenti a privati degli spazi verdi della città, ma questo strumento normativo non è pubblicato ( fatto gravissimo!) all’ albo pretorio on line del sito ufficiale del Comune di Cercola, tantomeno è pubblicato il bando di partecipazione ( fatto ancor più grave!) – ancora aperto – di assegnazione a privati, consentendo l’immissione di tabelle pubblicitarie dietro impegno di manutenzione del sito verde. Fatti gravissimi messi a conoscenza anche del segretario generale del comune, nonchè Responsabile del Servizio AntiCorruzione al Comune di Cercola.
il direttore Gaetano Busiello