Cercola (Na). – La telenovela “Guardie e ladri dei tabelloni pubblicitari” si arricchisce di un altro simpatico ed “inquietante” capitolo. Una decina di giorni fa sono stati rimossi i megatabelloni pubblicitari su via Matteotti, posizionati proprio all’incrocio con viale dei Platani. Questi impianti pubblicitari, come riscontrato dal locale Comando di Polizia Municipale, non erano in possesso delle relative autorizzazioni edlizie. La questione assume dei contorni “inquietanti” nel momento in cui si nota che ad installare in modo abusivo – come emerge da alcuni verbali elevati dalla Polizia Locale – siano anche una ditta di fiducia – la solita – del Comune di Cercola ed un’associazione sportiva cestistica locale, riconducibile ad un dipendente dell’Ufficio Tecnico Comunale che si occupa proprio dell’impiantistica stradale.
Ad oggi, l’amministrazione comunale, in testa il sindaco Vincenzo Fiengo, puntualmente informato dei fatti, non ha proceduto a nessuna revoca del servizio pubblicità alla ditta di fiducia del Comune, quest’ultima anche affidataria del servizio pubblicità , attraverso una “singolare” procedura di affidamento diretta, su decine di megatabelloni posti in ogni dove della città, naturalmente , installati in violazione del Codice della Strada e del Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari. I caschi bianchi hanno elevato decine di verbali per gli impianti pubblicitari installati in zone sensibili ed illegali: negli incroci, nelle curve, a ridosso dei segnali stradali, sotto ai ponti, sui cavalcavia, sulle rampe di accesso autostradali, sui parapetti, sui guard rail. Altre violazioni sono riscontrabili dalla violazione del regolamento comunale che fissa in sei metri quadrati il limite massimo di copertura della superficie di un impianto: palesemente violato sia dai posters sei per tre metri, che dai quattro per tre metri. Inoltre, ci sarebbe da approfondire la criticità relativa ad un eventuale mancato pagamento della Tosap e della mancata previsione nel bando del 2013 del canone di locazione: il comune che ci guadagna da questi affidatari? Ed in particolare, sindaco e funzionari comunali quanto stanno facendo perdere alle casse comunali?
Il dato amministrativo che getta la città di Cercola in un probabile e critico danno di immagine è relativo alle resistenza dell’amministrazione comunale, in testa il sindaco Vincenzo Fiengo e l’Ufficio Tecnico Comunale, che nonostante le palesi violazioni di legge riscontrate dai vigili urbani non provvedono alla revoca dell’affidamento del servizio pubblicità alle ditte e nemmeno alla rimozione degli impianti installati in violazione delle norme di sicurezza poste all’interno del Codice della Strada e del Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari.
Infine, a seguito di alcune segnalazioni di attenti lettori de Il Secolo Nuovo, si è scoperto che ci sono le “mani”, anzi le tabelle, della ditta di fiducia del Comune nel megabuso dell’impiantisca pubblicitaria che circonda il cantiere di via Europa relativo alle costruzioni di due discussi megapalazzoni in piena Zona Rossa e Zona Rua. La ditta di fiducia che fornisce segnaletiche e tabellonistica al comune ha fornito la consulenza tecnica, oltre che le tabelle, al cantiere cincordato da quasi duecentoquaranta metri quadrati di spazi pubblicitari: che vanno ad intaccare l’incrocio di via Campana e a ridosso della prima rotatoria di Via Europa, naturalmente in piena violazione del Codice della Strada. Queste tabelle, così installate, violerebbero anche il regolamento comunale - art. 3 comma 13 - che fissa in sei metri quadrati il limite massimo per la superficie idonea alla copertura pubblicitaria: il cantiere di via Europa ha ben 41 tabelle consecutive di quasi sei metri quadrati cadauna – complessivi 246mq – , mentre il limite massimo che il comune può autorizzare ai privati per l’utilizzo su suolo pubblico di impianti funzionali all’affisione pubblicitaria è fissato al tetto massimo di 160mq, come da art. 25 bis comma 3 del citato regolamento comunale degli impianti pubblicitari approvato dal consiglio comunale l’11 maggio 2012.
La Cercola illegale si mostra al meglio su questa vicenda, dove le amicizi politiche e e le parentele segnano in modo inequivocabile la credibilità delle istituzioni cittadine.
il direttore Gaetano Busiello