Sant’Anastasia. “Il diabete all’ombra del Vesuvio”, il sindaco Esposito lamenta assenza strutture

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Sant’Anastasia (Na).- Cambiare stile di vita con una dieta mirata e una sana attività fisica: sono queste le mosse vincenti per star bene in salute. «Quasi 250 milioni le persone affette in tutto il mondo, il numero di diabetici raggiungerà 350 milioni entro il 2025». Su  questo dato allarmante è partita dai Comuni vesuviani la campagna di sensibilizzazione per prevenire una malattia che «nella nostra regione ha creato molti problemi con gravi costi per la Sanità e le famiglie». La prima tappa si è svolta, venerdì scorso,  a Sant’Anastasia, nel Centro studi del Santuario di Madonna dell’Arco, dove si sono alternati specialisti e amministratori locali in una tavola rotonda dal titolo  “Prevenire il diabete all’ombra del Vesuvio”. Hanno partecipato tra gli altri Tiziana Spinosa, dirigente dell’Arsan e referente regionale del progetto Igea; Angelo Finaldi, responsabile del distretto 51 della Asl Napoli 3 Sud; Paolino Mariniello, diabetologo della Asl Napoli 3 Sud; e Salvatore Guadagno, dottore di medicina generale della Asl Napoli 3 Sud, con i saluti del sindaco Carmine Esposito. Anche le scuole locali hanno contribuito con la presenza di genitori, dirigenti scolastici ed alunni. Numerosi i lavori esposti dai bambini con consigli sulla nutrizione. La manifestazione è proseguita sabato in alcune piazze di Sant’Anastasia, Somma Vesuviana e Volla per l’incontro con i cittadini: i medici hanno fornito visite gratuite, esami e consigli utili per prevenire  questa «grave» malattia sociale.

«Ho partecipato come sindaco capofila  dei tre Comuni di Sant’Anastasia, Somma Vesuviana e Volla alla giornata di prevenzione del diabete e dei tumori al colon retto –ha dichiarato il primo cittadino di Sant’Anastasia Carmine Esposito- ritenendo che  la prevenzione in generale sia il segmento della Sanità dove investire e intervenire in modo massiccio. Tuttavia devo stigmatizzare la poca attenzione delle strutture sovracomunali al problema della sanità territoriale. Pur comprendendo le difficoltà finanziarie che la giunta regionale del presidente Caldoro ha ereditato dalla precedente gestione, disorganizzata e clientelare, c’è da dire che non bisogna farsene un alibi e voltare pagina, scegliendo priorità e competenze negli investimenti finanziari. E’ una cosa che ancora ci aspettiamo da Caldoro. Noi invece stiamo qui a lavorare sul territorio.   E dal territorio bisogna iniziare per  convogliare, anche nel settore della sanità, gli sforzi economici e finanziari.”

Ufficio Stampa – Comune di Sant’Anastasia


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