Cercola (Na). – Una figuraccia d’autore per il governo della città: sta per essere intitolato a Vittorio Mezzogiorno, leggendario e prestigioso attore cercolese, un secondo teatro in città. Su alcuni organi di stampa locale è rimbalzata la notizia di un evento dai contorni curiosi: il prossimo venerdì 17 novembre, su iniziativa promossa dall’Istituto comprensivo statale ‘De Luca Picione – Caravita’ , si terrà la celebrazione di inaugurazione del teatro scolastico, insistente nella Scuola Primaria di Caravita. Non si riesce ancora a comprendere le ragioni che hanno spinto il governo della città, guidato dal sindaco Vincenzo Fiengo, a bissare un’intitolazione ad un teatro, visto che un bellissimo teatro intitolato a Vittorio Mezzogiorno è quello insistente nei locali del secolare Istituto Figlie di Sant’Anna, posto al centro della città, dove lo stesso Vittorio Mezzogiorno ha calcato per la prima volta, da ragazzetto, le meravigliose tavole del palcoscenico, recitando davanti ai suoi familiari ed ai suoi concittadini, muovendo i suoi primi e leggendari passi d’attore. Quindi, tale intitolazione è stata accompagnata da una motivazione storica e artistica legata a doppio filo con lo stesso attore cercolese: proprio nel complesso delle Figlie di Sant’Anna Vittorio Mezzogiorno scoprì la sua vocazione artistica. Che senso ha intitolare un altro teatro scolastico a Vittorio Mezzogiorno? Non si è mancato di riguardo alla prima intitolazione relativa al teatro che ha una profonda e secolare relazione con il territorio e con la vita dei Mezzogiorno? O qualcuno aspetta il selfie con la figlia famosa da sfoggiare in campagna elettorale, riempendo il nulla politico espresso da questo inadeguato governo della città?
Addirittura, risulterebbe essere irregolare la procedura amministrativa che ha partorito questa intitolazione: infatti, la normativa vigente impone il parere favorevole , con approvazione di delibera della Giunta Comunale. Parere che l’attuale Giunta Comunale di Cercola non ha mai deliberato e rilasciato alla Scuola de Luca Picione Caravita, che attraverso la sua dirigente scolastica Maria Rosaria Stanziano ha attivato l’iter procedurale. Ecco cosa dispone la legislazione vigente: “Per l’intitolazione di scuole la Circolare Ministeriale n. 313 del 12/11/1980, richiamando la Legge 23 giugno 1927, n. 1188, al punto 3 fornisce indicazioni. Si tratta di una procedura complessa che vede l’intervento di diversi soggetti istituzionali. Infatti in primo luogo occorre la deliberazione del consiglio di istituto, sentito il collegio dei docenti, che è successivamente inviata all’Ufficio scolastico, che acquisisce le valutazioni del Prefetto e della Giunta comunale. Se sono favorevoli, l’Ufficio emana il decreto di intitolazione inviandolo poi alla scuola e al Ministero. In caso contrario la deliberazione è rinviata alla scuola per un riesame. Se confermata l’Ufficio emette il decreto tranne che non ravvisi elementi particolarmente gravi che consiglino la definitiva restituzione della deliberazione per la sostituzione del nominativo, nel qual caso la procedura dovrà essere ripresa dall’inizio stabilita dalla presente circolare.” Inoltre, la stessa normativa impone l’identica procedura di intitolazione delle scuole e parti di esse anche alle scuole paritarie, quali anche quella dell’Istituto Figlie di Sant’Anna. Se l’intitolazione avesse percorso la strada indicata dalla legge si sarebbe potuta anche arrestare con la delibera di Giunta Municipale, questo provvedimento avrebbe anche potuto subire un parere tecnico contrario del funzionario responsabile in virtù della presenza in città di un altro teatro Vittorio Mezzogiorno. Si mormora in città di un’azione da campagna elettorale che avrebbe potuto indurre il sindaco Fiengo a spingere per questa intitolazione in quanto nel suo carnet da presentare agli elettori nella primavera 2018 non ci sono azioni positive da annotare nella sezione “cose fatte”. Il quesito “inquietante” è questo: non si è proceduto a richiedere il parere della Giunta Comunale, come impone la normativa vigente, per la semplice ragione che poteva emergere l’esistenza di un’intitolazione allo stesso personaggio famoso nella medesima città e, per una questione di opportunità, od addirittura giuridica, il responsabile del servizio avrebbe potuto negare il parere positivo all’iter procedurale amministrativo relativo all’intitolazione?
Anche la cerimonia di inaugurazione, con l’annunciata presenza di Giovanna Mezzogiorno, figlia del compianto Vittorio e nota attrice italiana, è molto criticata in città: inviti a numero chiuso e nella stessa lettera di invito compaiono al fianco – proprio sullo stesso rigo – dei presunti patrocini istituzionali ( Comune di Cercola, Ministero, etc) i loghi delle associazioni Il Mondo di Pan e Largo alla Musica, associazioni nate da “qualche ora” e che accompagnano le acrobazie fantascientifiche della Giunta Municipale sui social e nelle iniziative territoriali. Boicottate le compagnie teatrali del territorio.
Un capitolo criticabile a parte merita la dirigente della De Luca Picione Caravita Maria Rosaria Stanziano, la quale impone la sua volontà, non tenendo conto della normativa vigente – vedi mancata delibera di Giunta Municipale – e l’esistenza di un altro Teatro Vittorio Mezzogiorno sul territorio, accompagnando, a pochi mesi dal voto comunale, delle dichiarazioni stampa a favore di un sindaco ritenuto da gran parte del popolo cercolese inadeguato al ruolo.
Il direttore Gaetano Busiello