Cercola (Na). - Giovanni Rinaldi, 41enne insegnante del posto, è il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Cercola che concorrerà alle prossime elezioni comunali fissate per il 10 giugno 2018.
La notizia è rimbalzata in queste ore sui canali social local: la certificazione dell’utilizzo del simbolo pentastellato è arrivata poche ore fa da Milano, direttamente dalla Casaleggio Associati.
Fa sorridere il contenuto politico del comunicato stampa diffuso ieri sera dal Movimento Cinque Stelle Cercola, dal quale emergerebbe che Giovanni Rinaldi rappresenta, a detta solo dei grillini, l’unica alternativa credibile presente in questa competizione elettorale locale. Ebbene si, Giovanni Rinaldi, ricordiamo agli smemorati grillini locali, è un figlioccio politico di Luigi Di Dato, dinosauro della politica cercolese: lo stesso Di Dato da ben 40 anni, ininterrottamente, è stato consigliere comunale, sindaco, assessore e vicesindaco del Comune di Cercola.
Proprio Luigi Di Dato ha battezzato il politico Giovanni Rinaldi, infatti, nel 2008 fu candidato al consiglio comunale nelle liste del Partito Socialista Italiano, a sostegno del suo “padrino politico” Luigi Di Dato candidato sindaco, quest’ultimo vantava anche l’appoggio anche di un’altra lista, rigorosamente civica, Progetto Comune. Giovanni Rinaldi conquistò appena 19 voti, non risultò eletto, ovviamente. Uscito dalla finestra, per mancanza di consenso,dal sistema politico locale, invece, oggi cerca di entrare, più facilmente, dal dorato portone pentastellato.
Angelo Visone, candidato al consiglio comunale, lascia il passo a Rinaldi, accettando le decisioni della Casaleggio Associati. Molta curiosità serpeggia sui nomi dei candidati al Consiglio Comunale.
Oltre a Rinaldi, resta ufficiale l’altro competitor Vincenzo Fiengo, sindaco uscente, che scende in campo con La Grande Accozzaglia. Solo altri due dovrebbero essere i candidati sindaco : Giorgio Esposito, candidato in una coalizione composta da Forza Italia ed almeno quattro civiche e Luigi Giliberti, che vanta il sostegno del PD e una civica. Naufraga la coalizione Humanitas, dove i diversi pezzi si starebbero collocando in altre coalizioni.