Cercola (Na) – La crisi politica più ignorante dalla nascita dei Comuni si è chiusa a: il sindaco Vincenzo Fiengo questa mattina ha ritirato le dimissioni che ha presentato lo scorso 21 ottobre.
In questi 9 giorni il primo cittadino cercolese non ha diffuso la lettera di dimissioni, ignorando il bon ton istituzionale che impone di informare la città relativamente alle motivazioni politiche che l’hanno spinto a far rimanere la città, momentaneamente, senza la guida amministrativa; lo stesso ha ignorato, inoltre, la comunicazione alla città delle ragioni che lo hanno indotto, invece, al ripensamento di questa mattina. Rinvia ad un futuro (?) comunicato stampa: tutti si ricordano la bufala della fissazione, da parte della stessa fascia tricolore cercolese, di una conferenza stampa che avrebbe dovuto motivare le ragioni politiche delle dimissioni.Oggi, lo stesso Fiengo rinvia a data destinarsi il comunicato. Ignorerà anche quest’altro suo impegno? La sua comunicazione istituzionalesi è concentrata su alcune comunicazioni pubblicate su facebook.
Sembra che ad aprire la crisi sarebbe stata una lettera, tenuta scientificamente riservata, firmatada 6 coniglieri comunali ( Luigi Sorrentino (Cercola Libera – Presidente del Consiglio Comunale ; Luigi Di Dato ( PSI) Consigliere Comunale a Cercola – Vicesindaco al Comune di Grumo Nevano; Giuseppe Romano consigliere comunale del gruppo misto; Marco Picardi, consigliere comunale di Sinistra Italiana; Maria Rosaria Donnarumma e Riccardo Meandro, consiglieri comunali di Movimento Democratico) dalla quale sarebbe emersa la richiesta di rimozione dell’assessore al Patrimonio Diego Maione e aprire le porte della maggioranza al Partito Democratico. Tale rimpastino nell’esecutivo avrebbe bloccato, a detta dei dissidenti, la deriva al centro della coalizione di sinistra che sostiene Fiengo.Perchè la destra sovranista che si sta costituendo sul territorio prenderebbe “a pedate nel sedere” chiunque de La Grande Accozaglia avrebbe l’idea di bussare alle porte delle sezioni di Fratelli d’Italia o Lega.
L’assessore Diego Maione e, soprattutto, il vicesindaco Vincenzo Barone, restano ancora in Giunta Municipale? In particolare, Barone ha risolto le tensioni con i suoi consiglieri comunali? Quali sono i problemi urgentissimi che questa maggioranza dovrà risolvere? Gli stessi che ha creato in questi anni, in particolare la questione del megadebito di 1.400.000 maturato dai morosi delle Palazzine Comunali del quartiere Caravita?
a cura del direttore Gaetano Busiello