Cercola (Na) - “La Camera di Commercio di Napoli sovvenziona i Comuni e le pro-loco della provincia con finanziamenti di 25.000 e 10.000 euro, ma non per Cercola, dove l’amministrazione riesce a perdere i soldi per aver “dimenticato” di inserire una dichiarazione a pena di esclusione.” Ecco quanto diffuso sui social da Pasquale Esposito, consigliere comunale di Forza Italia. L’esponente azzurro mette in luce un’imbarazzante figuraccia incassata , probabilmente commessa dal superincaricato a tanti servizi comunali ( tra i quali cultura e commercio ) e coordinatore dell’Ambito Sociale n.24 Giuseppe De Rosa, che ha dimenticato di inserire una semplice dichiarazione, facendo perdere, di fatto, 35.000 euro al comune utilizzabili per luminarie ed eventi natalizi.
“A stretto giro - comunica Pasquale Esposito - quasi riesce nella doppietta “dimenticando” di inserire la copia del documento di riconoscimento nel progetto della Città Metropolitana. Fortunatamente trattasi di bando non competitivo (quelli tipo tutti promossi) e il disastro si riesce ad evitare. Sono curioso di leggere questo progetto “Cercula rigerarte” piazzatosi agli ultimi posti laddove altri comuni riescono ad ottenere addirittura finanziamenti per 3 progetti diversi (55.000 euro x 3 ). Ma bisogna capirli perchè l’amministrazione è occupata a tirarsi sgambetti e a formare bande e combriccole e non può badare a certe bazzecole.” Il responsabile del servizio comunale, elogiato in ogni dove e tempo dal suo”nominatore Vincenzo Fiengo, stava per compiere un altro disastro, solo grazie al dato che la Città Metropolitana di Napoli non ha previsto per questi fondi una concorrenzialità di proposta e di documentazione il Comune di Cercola si è visto recapitare, comunque, il finanziamento di 55.000€ di eventi culturali da ternersi tra il periodo natalizio e maggio nel territorio cittadino. Naturalmente, appena sapremo chi saranno i promotori e gli utliizzatori dei fondi del progetto “RigenerArte”, presentato dai nuovi profeti culturali, possiamo comprendere come si è potuto presentare al Comune l’inziativa culturale,mancando di regolare avviso pubblico, forse telefonando al biscazziere di turno?
il direttore Gaetano Busiello