Cercola (Na) – Arriva un altro capitolo controverso della questione morosità degli occupanti delle case comunali costruite con la legge ex 219/81 a Caravita, debito nei confronti del comune salito ad un milione e quattrocento mila euro e poi sceso con i ricalcoli dell’Ufficio che si occupa dell’Edilizia Residenziale Pubblica – pare – ad un milione e duecento mila euro.
Andiamo ai fatti. In consiglio comunale, lo scorso 30 novembre, il sindaco Vincenzo Fiengo annunciò, tra gli scroscianti applausi dei morosi del quartiere sotto contestatazione, che nella settimana successiva al consiglio ( ovvero quella che andava dal 2 dicembre all’9 dicembre) avrebbe fatto approvare una delibera di Giunta Municipale che nei fatti avrebbe bloccato le procedura di decadenza per le 277 famiglie su 400 morose nei confronti del comune a vario titolo. Invece, sotto l’albero di Natale il gruppo di Caravita, in consiglio comunale rappresentato, naturalmente tra il pubblico presente, anche dai vertici del Comitato Cittadini del Quartiere Caravita, hanno avuto in dono una delibera di Giunta Municipale, attraverso la quale si dava incarico ad un legale di spessore per difendere il comune nei confronti di probabili contenziosi che potranno aprirsi nei confronti dei morosi, in quanto il calcolo degli arretrati inviati con le centinaia messe in mora dal responsaìnbile del servizio del comune potrebbero risultare in evidente errore. Quindi, da una delibera promessa a tutela dei cittadini in preda alla disperazione per l’eventuale perdita di un tetto sotto la testa, si è passati ad impiegare quasi 4.000€ per nominare un legale a difesa degli eventuali errori commessi dagli amministratori comunali. Gli applausi del 30 novembre nei confr0nti del sindaco Vincenzo Fiengo si tramuteranno in “pernacchie natalizie”?
“Per la prossima settimana ……. stiamo preparando una Delibera di Giunta Municipale che consenta, poi, all’ufficio di governare questa fase transitoria, per calare nella nostra realtà questo regolamento regionale ………. Questa Delibera, oltre a consentire all’ufficio, che tral’altro sarà anche trasferito a Caravita, per permettere una maggiore vicinanza ai cittadini, anche di bloccare, di sospendere l’effetto di queste lettere che sono state inviate in virtù di questa nuova normativa e nell’arco, poi di tre mesi, sei mesi, chiuderemo l’intera procedura” Ecco uno stralcio ( pagina 19 della Delibera di Consiglio Comunale del 28 novembre 2019) di quanto ha sostenuto il sindaco Vincenzo Fiengo durante la seduta del consiglio comunale del 28 novembre al cospetto delle diverse famiglie delle Palazzine di Caravita.
Tante perplessità emergono dalla semplicità espressa dal primo cittadino locale verso questa delicata questione sociale, degli interrogativi sorgono spontanei: il collegio dei revisori dei conti che arriva direttamente dalla Prefettura di Napoli può essere additato come l’unico responsabile della morosità in questione? Il regolamento regionale del quale parla il sindaco Fiengo, approvato lo scorso 28 ottobre 2019, è retroattivo o meno? Comunque, la Regione Campania , governata da Vincenzo De Luca, non pone nello strumento normativo alcun contributo ai comuni e trattandosi di indennità di occupazione, quindi di un tributo, come risulta possibile la retroattività del regolamento annunciata dal sindaco Fiengo?
E’ntervenuta in merito anche la lista civica Progetto Cercola, in coalizione con il PDL, nel governo 2008 – 2012, ovvero nel periodo amministrativo in cui l’ex sindaco Pasquale Tammaro evidenziò le criticità, segnalandole ai vari uffici e richiedendo le soluzioni amministrative al caso. “È stato dato – ecco quanto si legge in post diffuso su facebook da Progetto Cercola - un incarico legale per il recupero morosità degli alloggi della 219 quando già era stato dato nel 2012. Che fine ha fatto questo incarico?? Che risultati ha dato?? È stato pagato l’avvocato?? Vincenzo Fiengo Sindaco di Cercola Napoli Avete fatto lievitare le morosità sino a 1.400.000 euro ed adesso vi svegliate dal sonno ?!