San Sebastiano al Vesuvio (Na) – Gennaro Manzo, capogruppo in consiglio comunale della Lega, è candidato per la corsa ad uno scranno nel consiglio regionale della Campania. Manzo è nell’assise sansebastianese dal 2011. La sua candidatura avrebbe un’indicazione autorevole, quella del segretario regionale del partito Molteni, il quale ha puntato molto per la composizione delle liste nelle cinque province campane sugli amministratori locali.
Manzo molto forte su San Sebastiano al Vesuvio, pescherà consensi anche da Cercola, Volla, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Ercolano e San Giorgio a Cremano. Gennaro Manzo vanta tra le sue battaglie politiche vinte quella di aver contribuito a fermare le costruzione dei forni crematori, ben sei , nel cimitero consortile di Cercola San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma. Vinse nel 2013 il ricorso contro la variante al Piano Regolatore Genrale del comune di Cercola che avrebbe cementificato in maniera imponente tutto il territorio locale, sottraendo di fatto l’interesse pubblico alle velleità commerciali e terziarie dei privati. Nel consiglio comunale di San Sebastiano al Vesuvio sta mettendo in discussione, dopo cinquant’anni, lo strapotere socialista, di ieri, e piddino, di oggi: a colpi di esposti in Procura su rifiuti pericolosi che sarebbero prodotti nella centralissima via Figliola, sugli appalti della Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani e su quello milionario della pubblica illuminazione. Un vera e propria spina nel fianco dei poteri controversi della sinistra locale.
Sul territorio se la vedrà in una lotta intestina con l’ex sindaco di Pollena Trocchia Francesco Pinto, già assessore provinciale di Luigi Cesaro, proprio l’uomo che Salvini ha ridimensionato in questa fase elettorale. Pinto, solo in occasione delle regionali, è uscito timidamente citando la sua appartenza al Carroccio, mentre Manzo vanta un curriculum tale da beccarsi il voto d’opinione nel vesuviano per aver intrapreso in tempi non sospetti e coerentemente la battaglie della Lega, anche sui territori, contro il potere della sinistra in tutte le sue più perfide sfumature.
a cura di Valentina Raia