Cercola (Na) – Fratelli d’Italia non si ferma più. L’assalto all’assetto democratico del comune di Cercola messo in discussione dall’azione amministrativa della coalizione del centrosinistra che governa la città di Cercola da ormai 8 anni, guidata dal sindaco Vincenzo Fiengo, appena rientrato nel Partito Democratico, vede Fratelli d’Italia impegnato in un’azione di contrasto molto forte ed incisiva.
Lo scorso 26 maggio 2021 è stata pubblicata a Palazzo Madama l’interrogazione parlamentare del senatore Antonio Iannone che ha messo in luce la grave anomalia di un segretario generale del comune di Cercola, che nonostante sia a processo per i fatti di Lacco Ameno, sia ancora al suo posto a 15 giorni del rinvio a giudizio disposto dalla Procura della Repubblica di Napoli per i reati di pubblica amministrazione, tra i quali quelli gravi di falso ideologico e turbativa d’asta. Sotto la pressione del segretario Regionale della Campania del partito di Giorgia Meloni sono il ministro dell’interno Lamorgese e quello della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, relativamente all’opportunità di far permanere al proprio posto il segretario generale dottoressa Marcella Montesano, che per conto dello Stato Centrale ha il dovere di garantire legalità e trasparenza, ma con un macigno di rinvio a giudizio per i reati di Pubblica Amministrazione sembra davvero inopportuno far mantenere al dirigente, che avrà tutto il tempo per far valere la sua innocenza, le “chiavi della legalità comunale”. “ …si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano attivare i rispettivi poteri previsti dalla legge per accertare che il Comune abbia garantito i principi di trasparenza, obiettività e terzietà di giudizio a tutela della legalità.” Ecco quanto ha chiesto il senatore Iannone ai ministri Lamorgese e Brunetta.
“Al Municipio, attualmente, ‘svetta’ un deficit di AntiCorruzione, diverse le istanze critiche che Fratelli d’Italia Cercola ha portato all’attenzione della segretaria, nessuna risposta in merito. Perché? Mi auspico che i ministri ‘interrogati’ dal nostro senatore Iannone ci diano un segnale di speranza.” Questo è stato il commento di Gaetano Busiello, presidente del circolo territoriale di Fratelli d’Italia “Cercola – Città del Vesuvio”
Redazione Politica
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione del Senatore Antonio Iannone
Atto n. 4-05545 Pubblicato il 26 maggio 2021, nella seduta n. 331 IANNONE –
Ai Ministri dell’interno e per la pubblica amministrazione. –
Premesso che, per quanto risulta all’interrogante: al Comune di Cercola (Napoli), nell’area metropolitana di Napoli, la dottoressa M. M. è stata nominata segretario generale del Comune dal sindaco, Vincenzo Fiengo, nel 2015, che le ha attribuito anche la delega di responsabile dell’anti corruzione. Dal 2016 il sindaco ha nominato la stessa anche responsabile del Servizio personale, incarico che detiene ininterrottamente fino ad oggi;
il 15 maggio 2021 dal sito web de “Il Dispari Quotidiano”, testata giornalistica locale che si occupa dei territori di Ischia e Procida, viene diffusa la notizia del processo a carico di nove imputati, tra i quali figurerebbe anche lo stesso segretario generale, relativamente a fatti risalenti al 2015, periodo durante il quale ricoprì il ruolo di componente esperto esterno nella commissione giudicatrice che approvò il project financing per la gestione di alcuni servizi per lo specchio di acqua antistante il porto di Lacco Ameno. Le accuse formulate dal pubblico ministero della Procura della repubblica di Napoli, da quanto si apprende da “Il Dispari Quotidiano”, sarebbero abbastanza gravi: falso ideologico, abuso d’ufficio, falso materiale, turbativa d’asta;
la notizia di questo coinvolgimento processuale arriva in un momento abbastanza delicato per l’assetto democratico e per la tenuta dell’immagine e della credibilità dell’ente municipale di Cercola. Come si apprende da diverse inchieste de “Il Secolo Nuovo”, testata giornalistica vesuviana, la M. è stata presidente di due commissioni di concorso per l’assegnazione di posti al comune di Cercola, procedure selettive sotto inchiesta dalla Procura della Repubblica di Nola. “Sarebbero coinvolti anche amministratori e dirigenti comunali nell’alterazione delle procedure concorsuali”, è quanto riferito, riportato da tutti i giornali napoletani, in diverse dichiarazioni spontanee davanti ai magistrati nolani dai due collaboratori di giustizia, precisamente E. L., nominato dalla stessa M. nelle commissioni di concorso per il comandante della Polizia municipale e quella di assistente sociale e A. M., titolare dell’agenzia salernitana, che era incaricata di supportare le commissioni citate. L’affidamento di questo servizio fu approvato con determina dirigenziale firmata dalla stessa dottoressa M.;
le ultime vicende tormentate al comune riguardano anche il personale, stessa delega che detiene la M. da cinque anni ininterrottamente, senza considerare la rotazione prevista dalla norma anticorruzione e la separazione tra controllore e controllato, relativamente allo svolgimento dell’incarico del capo dell’UTC al comune di Pollena Trocchia, per tutto il 2020, non autorizzato dal comune di Cercola. Nonostante il circolo territoriale di Fratelli d’Italia di Cercola abbia segnalato la defaillance amministrativa alla M., nessun provvedimento sanzionatorio è stato previsto. Altra vicenda da monitorare riguarda la revoca di fatto, senza motivazione, del responsabile del servizio finanziario, a poche settimane dall’approvazione di bilancio e rendiconto consuntivo, sostituendolo con il dipendente del Comune di Palma Campania, V. P., attraverso la procedura dello scavalco condiviso in convenzione tra i due comuni al 50 per cento, il quale all’atto della nomina era socio accomandatario di una società privata, fatto che la normativa disciplinante il pubblico impiego ne fissa l’inconferibilità dell’incarico a Cercola, ed in particolare, violando lo statuto comunale di Cercola, il sindaco Fiengo, nel silenzio del responsabile anti corruzione, ha pescato all’esterno del comune, quando in dotazione organica erano presenti ben due professionalità interne come, invece, obbliga la Carta costituzionale comunale; un’altra vicenda dai contorni non chiari vede l’abbandono improvviso di un funzionario, che andò “in fuga” al comune di Giugliano senza mettersi in aspettativa, né tantomeno aver incassato l’autorizzazione dell’amministrazione comunale di Cercola, non essendovi alcun atto del comune che certifichi che tal dirigente lavora al comune dell’Area Nord napoletana. Ad oggi, invece, sempre nel silenzio dell’anti corruzione locale, lo stesso svolge serenamente il suo incarico al comune di Giugliano, ù
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano attivare i rispettivi poteri previsti dalla legge per accertare che il Comune abbia garantito i principi di trasparenza, obiettività e terzietà di giudizio a tutela della legalità.