Mancano pochi giorni ed il Green Pass sarà lo strumento che verrà usato in svariate occasioni, persino nei bar e nei ristoranti, qualora la consumazione sia prevista “al chiuso”. Il dibattito, però, continua ad essere aperto, da un lato i favorevoli e dall’ altro i contrari a questa misura anti-covid.; molti si scagliano contro chi ha deciso di non sottoporsi, quanto meno fino ad ora, a questa sperimentazione di massa; sui siti e sui vari social si leggono, talvolta, veri e propri attacchi verbali verso chi ormai viene definito a prescindere NO-VAX. E’ questa l’accezione che unisce sotto un’unica etichetta sia i No- Vax sia i Free- Vax, nonostante questi ultimi nella realtà dei fatti, siano stati in altri casi a favore dei vaccini ma si dichiarano ancora indecisi o contrari a questo siero sperimentale.
La questione, quindi, da un punto di vista sociologico sta prendendo un risvolto che vede scenari poco sereni, in quanto si stanno creando, nei fatti, cittadini di serie A e cittadini di serie B. L’ assurdità di questo provvedimento, seppur c’è chi tenta di raccontarlo diversamente, è soprattutto che lo stesso non ha una logico sanitaria, in quanto se il contagio può avvenire anche tra i vaccinati, il problema della diffusione dei contagi continuerà ad esistere; una misura, quindi, che andrà a circoscrivere ulteriormente la vita sociale di coloro i quali non sono stati fino ad oggi inoculati. Agli stessi, come ” consolazione”, resterà la possibilità di avere il green pass dietro tampone effettuato… a pagamento. Poi c’è la questione dell’ impatto che questa misura avrà sull’economia della nostra nazione. Tante già sono le attività in difficoltà a causa della pandemia e tante saranno le perdite di guadagno che molti economisti prevedono a partire dal 6 agosto; insomma il provvedimento è stato preso con la convinzione dell’attuale governo ma molteplici sono le perplessità che lo stesso ha diffuso nella nostra comunità.
a cura di Valentina Raia
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