Più di 3 italiani su 4 sono nel mercato libero. Questo quanto emerge dalla Relazione dell’Arera presentata al Parlamento e al governo questa mattina nell’Aula dei gruppi alla Camera. Al primo luglio 2024 – spiega l’Arera riguardo l’elettricità – “la quota del mercato libero risulta pari al 76,5%”.
In generale, “le famiglie preferiscono le offerte a prezzo fisso, con sconto, e energia prodotta “da fonti green”. Al primo luglio 2024 i clienti vulnerabili in Maggior Tutela sono 3,6 milioni mentre sono 8,4 milioni i clienti vulnerabili che hanno scelto il mercato libero. I clienti non vulnerabili transitati automaticamente nel servizio a tutele graduali sono anch’essi circa 3,6 milioni mentre sono circa 14,7 milioni quelli nel mercato libero.
Dal punto di vista geografico emerge che nel 2023 “la quota delle famiglie che acquistano l’elettricità nel mercato libero ha superato il 65% in tutte le regioni (nel 2022 erano solo otto); le regioni in cui più del 70% dei punti di prelievo domestici è servito nel libero sono cresciute da due a nove”.
Arera, oltre 7,5 milioni di bonus sociali nel 2023Sono oltre 7,5 milioni i bonus sociali riconosciuti nel 2023. Questo quanto emerge dalla nuova Relazione annuale dell’Arera, presentata al Parlamento e al governo. Sono stati riconosciuti – viene spiegato – “4,6 milioni di bonus elettrici e 3 milioni di bonus gas a clienti diretti, ossia titolari di forniture individuali di gas naturale: l’importo stimato corrispondente ai bonus riconosciuti è pari a circa 1.427 milioni di euro per i primi e a circa 716 milioni di euro per i secondi”.
Besseghini (Arera): “Coprire oneri sistema con fiscalità generale”“Valutare una significativa copertura degli oneri di sistema per il tramite della fiscalità generale, maggiormente in grado di intercettare gli effettivi livelli di reddito”. Così il presidente dell’Arera Stefano Besseghini nel corso della presentazione della Relazione annuale al Parlamento e al governo. Secondo Besseghini pur ammettendo la bontà e l’efficacia dei bonus sociali è difficile “intercettare una fascia di consumatori non classificabili come poveri in senso stretto ma che, in presenza di costi straordinari dell’energia, possono vedere compressa in maniera significativa la propria capacità di spesa”.
“Su questa classe di consumatori – continua Besseghini – non abbiamo ad oggi strumenti in grado di coniugare selettività ed efficacia, obiettivi forse più facilmente perseguibili se si considerasse” questa indicazione sulla copertura degli oneri di sistema.
Besseghini: “Sprint rinnovabili, installato 5 GW in 2023”“Si è stati capaci di imprimere un’accelerazione allo sviluppo delle rinnovabili, passando da un installato di 600 MW (Megawatt) nel 2020 a circa 5 GW (Gigawatt) nel 2023″, ha poi spiegato Besseghini.
Fonte: La Presse