Auricchio: “Chiediamo la donna in Giunta!”

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San Sebastiano al Vesuvio. – E’ partita  la campagna di sensibilizzazione de “Il Popolo di San Sebastiano” rivolta al rispetto dei diritti delle donne alla partecipazione della vita amministrativa sancito dalla Costituzione della Repubblica e ripresa in diverse leggi ordinarie. In queste ore in città campeggiano dei manifesti , fatti affiggere dagli uomini e dalle donne di Gennaro Manzo, che ritraggono una donna, Anna Amelia Auricchio, il leader femminile del movimento del centrodestra sansebastianese, fotografata con due cerotti che di fatto la impediscono di parlare. “Sindaco, hai tolto la parola anche alle donne, chiediamo il rispetto della quota rosa in Giunta”, ecco il testo del manifesto. Fin dalla campagna elettorale “Il Popolo di San Sebastiano” si è distinto nel panorama partitico locale per aver posto tra i principi ispiratori della propria azione politica la massiccia partecipazione delle donne nella vita pubblica. Tant’è vero che proprio in  campagna elettorale esplose la polemica sul fatto che le altre due liste non garantirono un numero importante di donne tra i candidati al consiglio comunale, mentre “Il Popolo di San Sebastiano” rispettò in pieno la pari dignità candidandone il 50%.

“Noi non chineremo la testa – spiega ai nostri taccuini Anna Amelia Auricchiodesideriamo, anzi lo vogliamo con forza che la Costituzione sia applicata e quindi, vogliamo che il sindaco nomini in giunta una donna. Non credo che nel 74% dei consensi riscossi dal sindaco non si riesca ad individuare una donna capace di esercitare il mandato dignitosamente. Oltre al rispetto della quota rosa in Giunta, il sindaco dovrà abituarsi a vedere le donne partecipare alla vita amministrativa del nostro comune. Infatti, come abbiamo annunciato dal nostro programma elettorale “Il Popolo di San Sebastiano” proporrà in consiglio comunale l’istituzione della Consulta delle Pari Opportunità, e mai come in questo momento storico sansebastianese questo organo, di supporto al consiglio comunale, sarà indispensabile perché garantirà la possibilità di rimuovere tutti gli ostacoli che i nostri amministratori pongono nei confronti di noi donne.  Inostri legali già sono al lavoro pronti a depositare il ricorso al Tar. “

Il primo consiglio comunale vide i consiglieri di opposizione Gennaro Manzo e Antonio Muccio far evidenziare che la giunta presentata in consiglio , a dir loro, era illegittima, in quanto sarebbero stati violati dispositivi  della Costituzione e delle leggi ordinarie. Ma il sindaco Pino Capasso alle questioni sollevate dai consiglieri di opposizione dichiarò di assumersi le sue responsabilità. Oggi le sue responsabilità saranno valutate dal Tar Campania. Lo stesso tribunale amministrativo che due mesi fa invalidò il decreto di nomina della giunta esclusivamente maschile del sindaco di Ercolano Strazzullo, anch’egli di centrosinistra. Questa azione politica sta mettendo in serio imbarazzo, anche al di fuori delle mura comunali, Pino Capasso, il quale aspirerebbe a lidi istituzionali più prestigiosi, ma , con tutta probabilità questa seria e determinata opposzione lo farà fermare a San Sebastiano al Vesuvio. Un inquietante interrogativo pervade le menti dei quattro assessori appena nominati: chi di noi sarà fatto fuori? Visto che la sentenza del Tar sarebbe già scritta, e considerata  la recente giurisprudenza campana.

Gaetano Busiello

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