Cercola (Na). – Lavoratori sul lastrico, anziani e disabili abbandonati: ecco altri effetti seri delle sanzioni di cui è colpito il comune di Cercola, in conseguenza dello sforamento milionario del Patto di Stabilità.
Stamane una delle due cooperative, la Elios, che svolge, da anni, il servizio di assistenza domiciliare agli anziani e disabili, ha comunicato al comune di Cercola la conclusione del servizio. Questo epilogo amaro per la città di Cercola è dovuto all’impossibilità di prorogare il servizio in quanto non c’è la copertura finanziaria, e sembra che le cooperative vantino un arretrato di qualche mensilità che il Comune stenta a saldare. Oltre alla cooperativa Elios opera un’altra cooperativa la Dedalus, la quale pare abbia garantito il servizio fino al 15 gennaio, dopo di che, in considerazione delle sanzioni dello sforamento del Patto di Stabilità che si aggira sui tre milioni di euro, anche questa cooperativa abbandonerà il servizio.
A poche ore dall’entrate delle sanzioni , fissato per il 1 gennaio 2012 , iniziano le sofferenze per la città per colpa di un’incompetante squadra di governo comunale che ha dilapidato un patrimonio comunale, che, negli anni, tutti i comuni della provincia napoletana lo invidiavano.
Il dato di fatto è questo: decine di lavoratori del sociale da oggi non percepiranno gli stipendi , mentre una sessantina tra anziani e disabili non riceveranno più l’assistenza domiciliare , e questa condizione si protrarrebbe per molto tempo.
Sotto accusa oltre al padre di tutte le sventure cercolesi, Pasquale Tammaro, anche l’assessore dimissionaria Tania Polito ha fortissime responsabilità, la stessa Polito non ha programmato per nulla le attività delle politiche sociali, evitando scientificamente , e con grande incompetenze , lo svolgersi di una gara d’appalto, utile a sistemare nei prossimi la tenuta economico – finanziaria di questi servizi.
Nei prossimi giorni si discuterà del Piano di rientro nel Patto di Stabilità che vedrà l’applicazione massima della Tassa sui rifiuti, dell’IMU, dell’accise Enel per la Tarsu, e l’addizionale Irpef e per l’imprese. Nonché l’abolizione delle fasce di trasporto scolastico e refezione scolastica, con un grave danno sulle popolazioni indigenti.
il direttore Gaetano Busiello