San Gennaro V. I consiglieri Iervolino e Parisi “denunciano” l’illegittimità dell’incarico a De Rosa

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San Gennaro Vesuviano (Na). – Parte dall’opposizione consiliare di San Gennaro Vesuviano l’offensiva che mira ad evidenziare l’illegittimità dell’affidamento della posizione organizzativa a  Giuseppe De Rosa, in convenzione tra i comuni di Cercola e San Gennaro Vesuviano. Ancora una volta, il sindaco di Cercola Pasquale Tammaro , la sua Giunta e i suo funzionari tornano al centro di vicende amministrative  con il timore di  un risvolto giudiziario, relativamente all’approvazione di “discussi” provvedimenti riguardanti l’assegnazione di ruoli e posizioni a funzionari comunali. Due  consiglieri  comunali di opposizione di San Gennaro Vesuviano, Salvatore Iervolino e Giuseppina Parisi (nella foto), espressione dell’area Udc, hanno depositato una segnalazione a diversi organi autorevoli, riguardanti presunte irregolarità contabili ed amministrative,  relativamente ad  una serie di attività comunali , tra le quali la convenzione stipulata tra il comune di Cercola e San Gennaro Vesuviano per l’affidamento , anche a San Gennaro Vesuviano, della posizione organizzativa del funzionario di Cercola Giuseppe De Rosa. La segnalazione è stata depositata al Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Generale dello Stato - Servizio ispezioni;  Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione - Dipartimento Funzione pubblica - Ispettorato per la funzione pubblica; alla Procura Generale della Corte dei Conti; alla Prefettura di Napoli; ed al Gruppo Carabinieri Castello di Cisterna. Sotto la lente d’ingradimento di questi due coraggiosissimi consiglieri  è arrivata la delibera di Giunta Municipale del comune di San GennaroVesuviano, che paleserebbe in modo chiaro le diverse illegittimità compiute dall’esecutivo sangennarese nell’adottare questo delicato provvedimento.

“La delibera Giunta Comunale.  n. 177 del 12-12-2011 – ecco cosa recita la segnalazione inviata ai diversi organi dello Stato - è priva di parere contabile nonostante ai sensi dell’art. 49 TUEL sia un atto che comporti impegno di spesa . Non è stato assunto preventivo impegno di spesa , ai sensi dell’art. 191 TUEL , con assenza della copertura finanziaria ai sensi dell’art. 151 , comma 4 , TUEL da cui doveva partire l’esecutività del provvedimento .” Quindi, non risulterebbe espresso  né il parere contabile e né l’impegno di spesa, elementi necessari per dare fondamento giuridico al provvedimento dell’esecutivo comunale.

Anche il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori sancirebbe in modo eloquente l’illegittimità di questa delibera infatti, ecco cosa denunciano testualmente i consiglieri Iervolino e Parisi: “L’art. 14 , comma 1, del CCNL 22-1-2004 prevede la possibilità di condividere risorse umane tra enti << per una parte del  tempo di  lavoro d’obbligo … … La convenzione definisce,  tra  l’altro,  il  tempo di  lavoro  in assegnazione, nel  rispetto del  vincolo dell’orario  settimanale d’obbligo>> che è pari a 36 ore settimanali .  Con delibera G.C,. n. 177 del 12-12-2011 , invece, contrariamente alla normativa riportata si stabilisce di condividere un D1 per 18 ore settimanali di cui 12 ore come extra-time e n. 6 nell’ambito dell’orario di servizio ordinario . Tale orario è ripetuto anche nel decreto del Sindaco n. 15 del 28-12-2011 . In effetti, il dipendente in questione lavorerà per 30 ore settimanali presso il comune di Cercola e per 18 ore presso il comune di San Gennaro Vesuviano , andando quindi ben oltre l’orario settimanale d’obbligo !”Anche sulla cifra dei pagamenti La convenzione stipulata dai sindaci di Cercola e San Gennaro Vesuviano, presenterebbe delle illegittimità, e caso curioso , sempre a vantaggio del funzionario De Rosa, che percepirebbe più del dovuto, e di quello fissato dalla norma. “La convenzione inoltre stabilisce , all’art. 4 , anche che “Le spese di trasferimento per e dal Comune di San Gennaro Vesuviano saranno a carico di quest’ultimo. Il tempo necessario per i predetti trasferimenti sarà conteggiato nell’orario di lavoro di cui al comma 1” .  Il che significa che per i trasferimenti il dipendente sarà pagato due volte: come parte dell’orario di lavoro e come trasferta.

Lo stesso funzionario De Rosa non arriverebbe a superare il 50%  dell’ espletamento delle  posizioni organizzative che possono essere conferite al personale con rapporto a tempo parziale come previsto dal richiamo normativo segnalato dai consiglieri comunali sangennaresi: “L’art. 11 dello stesso CCNL 22-1-2004 stabilisce che <<le  posizioni  organizzative ….  possono  essere  conferite  anche  al personale con rapporto a tempo parziale di durata non inferiore al 50% del rapporto a tempo  pieno>>. Con il citato decreto , invece , la posizione organizzativa viene riconosciuta ad un dipendente che svolge una durata lavorativa pari al 16,66% (6/36).

Infine, e non per ultimo, un’altra presunta violazione arriverebbe dal fatto che a detta dei due consiglieri non sussisteva il presupposto del rispetto della spesa del personale.

Per l’ennesima volta il comune di Cercola si trova ad essere “attenzionato” presso autorevoli organi dello Stato e giudiziari per un’attività amministrativa di dubbia legittimità, in quanto le presunte irregolarità , segnalate dai consiglieri Parisi e Iervolino, sarebbero da addebitare anche al sindaco di Cercola Pasquale Tammaro  ed a chi ha gestito questo approdo a San Gennaro Vesuviano di Giuseppe De Rosa.

La città, gli addetti ai lavori intendono capire dove  arrivano le responsabilità politiche del Sindaco di Cercola Pasquale Tammaro, Per quelle giudiziarie o ministerialo, o della procura contabile, si attenderanno la pronuncia degli organi autorevoli allertati dai consiglieri comunali sangennaresi. Il sindaco Pasquale Tammaro è consapevole del trappolone in cui si sarebbe  ficcato? Oppure risulterebbe  essere consenziente e condivide in pieno l’adozione di queste discusse, per il momento, iniziative amministrative? Il grave dramma potrebbe risultare anche dal fatto che il sindaco Tammaro non si sarebbe reso conto di tante vicende amministrative che gli girano attorno e che puntualmente sconfessano i suoi provvedimenti amministrativi

Un altro fatto strano, che abbiamo riscontrato avventurandoci su questa notizia, è quello relativo alla presenza al comune di San Gennaro Vesuviano di Eugenio Piscino, mister 120.000 €, l’ex direttore generale del comune di Cercola. Piscino ricopre il ruolo di responsabile del servizio finanziario, ed anche a San Gennaro Vesuviano Piscino è nell’0cchio del ciclone dell’opposizione per presunte irregolarità commesse nell’attività amministrativa, quali il presunto sforamento del Patto di Stabilità, accusa lanciata anche dal Partito Demnocratico anche  a Cercola, e pare che proprio in queste ore si starebbe certificando lo sforamento del patto di Stabilità interno al comune di Cercola anche nel 2010, periodo nel quale Piscino, da direttore generale, ha  supervisionato il servizione finanziario. Anche l’attuale presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del comune di Cercola pare abbia avuto , in questi mesi, incarichi al comune di San Gennaro Vesuviano. Quindi, a San Gennaro Vesuviano si starebbe per ricomporre quella squadra di funzionari e tecnici che ha mandato letteralmente allo sbando ed allo sforamento del Patto di Stabilità di più di tre milioni di euro il comune di Cercola.

Mentre un’altra notizia ha acceso la discussione nella città di Cercola ed è relativa alla dovuta distanza presa dal Collegio dei Revisori dei Conti, presieduto da PierLuca Ghirelli, il quale ha evidenziato l’illegittimità dell progressioni verticali, beneficiari Giuseppe De Rosa e Luigi Pacella, approvate dalla Giunta Municpoale di Cercola nel 30 dicembre 2010. E, quindi, si attende nelle prossime ore la revoca di queste due progressioni verticali, condizione amministrativa che determinerebbe il richiamo al comune di Cercola dello stesso Giuseppe De Rosa, in quanto questo dipendente comunale tornerebbe ad occupare la sua reale posizione all’interno della macchina comunale, quella della C, senza vedersi assegnato , con cotanta leggerezza, servizi ed incarichi delicati.

Il Ministero degli Interni espresse parere negativo nel dicembre 2010 sulla leggittimità del  rinnovo del contratto al direttore generale  Eugenio Piscino, contratto firmato,  indovinate da chi? Ovviamente da Giuseppe De Rosa.

Mentre il sindaco di Arzano richiamò , alcuni mesi fa , il responsabile del servizio finanziario Francesco Saverio Barone, in quanto non era previdibile, ed in fatti non esisteva una convenzione tra il comune di Cercola e di Arzano. Ma questo non ha fermato dall’attività di responsabile di serrvizio finanziario di Barone, per quasi un anno ha operato a Cercola, senza convenzione e straccio di un contratto. E poi, qualcuno si interroga ancora  sul perchè dello Sforamento di Tre milioni di euro del Patto di Stabilità.

Oggi, chi richiamerà De Rosa al comune di Cercola da San Gennaro Vesuviano: il Ministero della Funzione Pubblica? O il segretario Giorgio Ricci? E perchè il segretario comunale Giorgio Ricci non ha dato seguito alle indicazioni di illegittimità dell’autorevole parere del Collegio dei Revisori dei Conti riguardanti  le progressioni verticali?

il direttore Gaetano Busiello

 

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