Palma Campania. Dopo la shoah, la Giovane Italia, con gli studenti, ricorderà le vittime delle foibe.

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Palma Campania (Na). - Dopo la Shoah, le foibe. La Giovane Italia di Palma Campania, dopo aver degnamente celebrato il giorno della memoria, ricordando le vittime della barbarie nazista, dedica la sua attenzione ad un’altra grande tragedia, solo da pochi anni adeguatamente ricordata, nonostante riguardi molto da vicino la nostra nazione. Con la fattiva partecipazione del Movimento Studentesco Nazionale, presieduto da Pasquale Carbone, i giovani guidati da Simona Recupito, venerdì 10 febbraio (il giorno scelto per ricordare i crimini perpetrati dall’esercito jugoslavo nei confronti di migliaia di italiani), partiranno alle ore 9 da via Ugo di Fazio, presso il piazzale liceo, con un corteo che raggiungerà piazza De Martino, attraversando le principali arterie della cittadina vesuviana. «Ai nostri occhi – spiega la Recupito tutte le vittime della follia umana hanno pari dignità. Per questa ragione, dopo aver celebrato le vittime della Shoah, siamo qui a ricordare i nostri connazionali, infoibati dagli aguzzini agli ordini del maresciallo Tito, con la sola colpa di essere italiani. Noi non li scordiamo e in questo giorno, ogni anno, cerchiamo di render loro il giusto omaggio». Sulla stessa lunghezza d’onda Pasquale Carbone: «La tragedia delle foibe – spiega il presidente del Movimento Studentesco Nazionale – rappresenta una delle pagine più atroci scritte dai tiranni comunisti che hanno insanguinato a più riprese la storia dell’umanità. Celebrare degnamente gli italiani caduti sotto la loro furia cieca è il minimo che si possa fare, dopo decenni di vergognoso oblio che hanno avvolto una simile vicenda». Il corteo coinvolgerà, oltre al Liceo Rosmini, anche l’ITCG “Carlo Theti” di Palma Campania, i cui rappresentanti d’istituto, all’unisono, hanno immediatamente recepito l’invito di Giovane Italia e Movimento Studentesco Nazionale: «Ho aderito con entusiasmo ad una simile iniziativa – afferma Carmine Velotti, rappresentate d’istituto al liceo – la scuola deve essere un serbatoio a disposizione dei giovani, dal quale attingere le nozioni indispensabili per assicurare all’umanità un futuro non più segnato da simili tragedie. Ricordarle e farle conoscere, anche nella loro cruda drammaticità, contribuirà di certo a smuovere le coscienze di tutti gli studenti». Gli fa eco Riccardo Cassese: «Nulla potrà cancellare quanto avvenuto – osserva il rappresentante dell’ITCG – ma se vogliamo davvero che il sacrificio di tanti innocenti non si riveli vano, dobbiamo essere capaci di portare avanti simili iniziative, tramandando a chi verrà dopo di noi valori come il rispetto della vita umana, affinché a nessuno debba più toccare un destino tanto crudele». Infine, a testimonianza dell’adesione anche della consulta provinciale del Liceo Rosmini, i due rappresentanti, Giuseppe Ferrante e Antonio Petronio, nel sottolineare l’importanza dell’evento, fanno notare «quanto preziosa sia l’opera d’informazione portata avanti da ragazzi così giovani, ma al tempo stesso così animati dalla volontà di costruire un mondo migliore attraverso la strada della cultura e della conoscenza, senza la quale, l’uomo non sarà mai capace di affrancarsi da quella brutalità che per secoli ne ha contraddistinto l’esistenza. Sappiano i giovani essere artefici di un domani caratterizzato non più da morte e dolore, ma da rispetto e fratellanza».

 

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