Villa Bruno, la compagnia stabile “Assai” incanta al “Premio Troisi”

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San Giorgio a Cremano. - Una platea entusiasta ha salutato con un lungo applauso “Stanotte nun è fatta pe’ durmi’” l’ultimo dei pezzi portati in scena ieri sera a Villa Bruno dalla Compagnia Stabile “Assai” di Rebibbia nell’ambito della quarta serata del “Premio Massimo Troisi” XVI edizione.
La più antica compagnia teatrale di detenuti ha aperto ieri sera gli appuntamenti dell’Arena Viviani ed ha acceso la notte di Villa Bruno con la straordinaria performance di “Mediterraneo”, l’ultimo lavoro sulla criminalità prodotto dalla compagnia il cui presidente onorario è Maurizio Costanzo, direttore artistico del “Premio Massimo Troisi” per il secondo anno consecutivo. “Essere qui a San Giorgio a Cremano, la città che ha dato i natali al grande Massimo Troisi è per noi un’immensa gioia – ha detto Antonio Turco, direttore della compagnia stabile di Rebibbia – Al grandissimo artista scomparso ci lega la sua vena ironica e la capacità di leggere il sociale, mai prolissa né troppo eloquente, eppure sempre attenta e puntuale”. “Massimo Troisi ha rappresentato un anello di congiuntura tra la letteratura d’autore italiana e il teatro sociale, del quale a pieno titolo siamo espressione. Per noi il teatro è recupero dell’idea di ensemble e procedimento terapeutico di recupero della parte creativa dell’individuo”, ha concluso Turco.
Grande soddisfazione è stata espressa dopo la performance di “Assai” anche dai vertici dell’“Istituzione Premio Massimo Troisi”. “Il teatro, nel caso della Compagnia Stabile di Rebibbia, rappresenta un momento di riscatto, un modo per recuperare il concetto di collettività e di solidarietà – ha infatti dichiarato Pietro De Martino, vicepresidente dell’Istituzione Premio Massimo Troisi – La loro presenza a San Giorgio arricchisce la nostra kermesse ed è legata a doppio filo con ciò che Massimo ha rappresentato durante la sua carriera: lo sguardo discreto sulle fasce più deboli”.
La Compagnia Stabile di Rebibbia si è esibita per seicento volte al di fuori delle carceri negli ultimi sette anni. Nata nel 1982, è la più antica Compagnia teatrale di detenuti. Prima di “Mediterraneo”, “Assai” ha portato in scena altre due piece sull’argomento criminalità: “Roma, la Capitale”, incentrata sulla storia della banda della Magliana, e “Nascette ‘nmiez ‘o mare”, che invece narra la Napoli del periodo cutoliano.

 

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