Volla (Na).- A meno di una settimana dal voto “Il Secolo Nuovo” ha voluto incontrare i sei candidati sindaco, tentando di interpretare ciò che l’elettore desidera sapere sugli atteggiamenti politici di coloro che sono lanciati per la conquista della poltrona di primo cittadino.
Rosa Praticò, è uno dei sei candidati sindaco. Leader di un’associazione locale di commercianti, ed è sostenuta da tre liste civiche: Noi per Volla,Volla Unita e Rinnovamento per Volla. Di seguito l’intervista.
1. Lei riuscirebbe a sintetizzare in un solo aggettivo la sua campagna elettorale che sta volgendo al termine?
Rosa Praticò: “Appassionata. In effetti, quest’altra importante esperienza della mia vita è stata caratterizzata, come d’altronde tutte le esperienze della mia vita, dalla passione. Ho delle fortissime motivazioni, e punto dritta al cambiamento epocale delle nostra istituzione cittadina, ossia il Comune. E questa passione civile e politica credo di averla trasmessa degnamente ai tanti giovani che “affollano” le tre nostre compagini civiche che mi sostengono con grande impegno.
2. Sei Lei diventasse sindaco, quale metodo utilizzerebbe nella composizione della sua squadra di governo?
Rosa Praticò: “Di certo, saranno uomini e donne che arriveranno fuori dalle liste che mi sostengono. La squadra di governo sarà composta da uomini e donne che arriveranno dalla societa civile, e tutti avranno delle qualità tecniche che metteranno a disposizione della Giunta Comunale, ed utilizzando questo metodo di reclutamento dei futuri amministratori crediamo di dare una svolta all’amministrazione comunale.”
3. Ipotizziamo: Lei va in ballottaggio al primo turno, stringerebbe accordi su apparentamenti od appoggi esterni?
Rosa Praticò: “Assolutamente no! Ci tengo a precisare ed a sottolineare che il nostro è un progetto politico serio e , soprattutto, libero. Usciamo fuori dal terreno paludoso degli accordi e delle spartizioni di potere, l’elettore di Rosa Praticò e del progetto di Rosa Praticò, deve capire che investe su uomini e donne libere dalle logiche che hanno devastato quel modo sano d’intendere la politica.”
4. Lei viene eletto sindaco , a suo modo di pensare quale sarebbe il provvedimento o l’atteggiamento amministrativo in grado di cambiare la città di Volla?
Rosa Praticò: Io desidero essere chiara e credo che per realizzare un grande cambiamento per la città di Volla dobbiamo rivedere la macchina amministrativa, e questa stessa macchina , ossia tutto il parco dei funzionari e dei dipendenti comunali, deve slegarsi da presunti rapporti con i politici e disegnare un’azione amministrativa volta solo a tutelare agli interessi della città, ed essere al fianco tutti i giorni dei cittadini che arrivano, con i loro disagi e problemi , al municipio di Volla. E, quindi, una volta compreso sul come si deve intendere il servizio pubblico da parte dei singoli appartenenti alla macchina amministrativa si deve procedere a riqualificare il personale: formarlo e, soprattutto, incentivarlo anche economicamente, e smetterla con la esternizzazione di servizi che possono essere svolti dai nostri qualificati dipendenti comunali.
5. Qual è la sua idea dell’antipolitica?
Rosa Praticò: “Io sono sfiduciata dal partitismo, ma affascinata dalla politica. Ecco una delle ragioni che mi ha visto andare da sola e restare sola nella competizione elettorale, i miei avversari politici, sono vittime nel loro incedere dai vizi del partitismo. La nostra città deve essere libera dalla partitocrazia, ma non dalla politica, solo attraverso la passione politica si partoriranno i grandi progetti di svolta per la nostra comunità.”
6. La sua posizione nei confronti del PUC, che sta facendo la spola tra la Provincia di Napoli ed il comune di Volla…
Rosa Praticò: “Partendo da un presupposto che non essendo stata nei banchi del consiglio comunale di questa consilatura, e quindi, non avendo il possesso della documentazione completa , credo che se fosse accertata la legalità dell’approvazione del PUC, io non mi tirerò indietro nel condividerlo. E soprattutto, ci terrò a verificare la sostenibilità sociale, economica ed urbanistica di questo nuovo strumento urbanistico.”
il direttore Gaetano Busiello