Pomigliano. Fiat e Finmeccanica: anche le mogli degli operai in campo per rafforzare la lotta

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Pomigliano d’Arco (Na). – “IN QUANTO DONNE DEL POPOLO ADERIAMO ALLA LETTERA APERTA SCRITTA DALLE MOGLI DEGLI OPERAI DELLA FIAT POMIGLIANO A QUELLE DI TERMINI IMERESE”… “DIO AIUTA CHI SI AIUTA”, SCRIVONO DA TRAPANI E CASTELLAMMARE LE MOGLI DEGLI OPERAI

ATTIVO PUBBLICO VENERDI’ 25 MAGGIO ORE 10.30 SALA  ASSEMBLEE SEDE SLAI COBAS POMIGLIANO (VIA MASSERIA CRISPO, 16)

COMIZI OPERAI SUL TERRITORIO PER DARE FORZA AI LAVORATORI

Sarà una importante assemblea quella di venerdì prossimo organizzata dallo Slai cobas per fare il punto sul piano-Marchionne mentre si avvicina il rischio licenziamenti per i 2.500 addetti a Fiat Group Automobiles Pomigliano allo scadere della cassa integrazione per “cessazione dell’attività produttiva” prevista per luglio 2013. Stessa prospettiva incombe sugli 800 addetti all’ex Ergom di Napoli, Pomigliano, Marcianise e Caivano ed una moltitudine di addetti all’indotto.

Marchionne e Monti stanno portando allo sfascio “stile grecia” la Fiat, l’industria e l’Italia e le sostanziali “convergenze trasversali” tra quadro politico e sindacati confederali sulla controriforma del mercato del lavoro preannunciano la liberalizzazione dei “licenziamenti economici” frutto della deindustrializzazione in atto. Ma se Marchionne e Monti sono le due facce della stessa medaglia padronale la “tenuta operaia” non solo rafforzerà la resistenza di tutti i lavoratori sia privati che pubblici ma sarà determinante, e contribuirà comunque, alla configurazione di una possibile e necessaria prospettiva di cambiamento <reale e di classe> dei rapporti contrattuali e politici, in fabbrica e nella società”.

In questo assume rilevante importanza l’impegno delle mogli degli operai di Fiat e Fincantieri che si preparano a scendere in campo a fianco degli operai in lotta per ricostruire quella solidarietà di classe  che, sola, sarà in grado di dare risposta ai “bisogni operai” e di quanti continuano a soffrire per il baratro di precarietà lavorativa e sociale in cui il padronato ed il quadro politico li sta precipitando ed a contrastare quella pericolosa “debolezza di prospettive” che rischia di diffondersi tra i lavoratori, da troppi anni collocati ai “bordi del nulla” dalla concertazione politica e da quella sindacale.

All’assemblea di Pomigliano del 25 maggio, oltre a lavoratori Fiat e dell’indotto, interverranno, tra altri: Mara Malavenda e Vittorio Granillo per Slai cobas Fiat Pomigliano, mogli operai Fiat Pomigliano, mogli operai Fincantieri, Avis, ed indotto di Castellammare, Giuseppe Marziale avvocato, Arcangelo Fele Avvocato, Angelo De Falco Gruppo Operaio ‘E ZEZI, Collettivo Autorganizzato Universitari, Laboratorio Politico ISKRA, Marco Rizzo Comunisti-sinistra popolare, Marco Ferrando Partito Comunista dei Lavoratori, Umberto Oreste Sinistra Critica.

In assemblea si deciderà inoltre l’avvio di comizi operai ‘a tappeto’ sul territorio per dare forza e voce alle ragioni dei lavoratori e non solo in quanto le politiche di sfascio industriale di Marchionne e di deindustrializzazione in generale in Italia, in uno con quelle di Monti, colpiscono duramente non solo i lavoratori ma l’economia di tutto il territorio nonché i diritti ed i servizi sociali.

Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate – Pomigliano d’Arco, 22/5/2012

Adesioni da Castellammare delle mogli degli operai Fincantieri alla lettera di quelle di Pomigliano:

“In quanto mogli degli operai in mobilità di Castellammare ed in quanto donne del popolo aderiamo pienamente al testo della lettera aperta scritta dalle mogli degli operai cassintegrati della Fiat di Pomigliano”.

 

Auricchio Concetta (moglie operaio Fincantieri Castellammare di Stabia)

Anna Provenza (moglie operaio Avis Castellammare di Stabia)

Immacolata Attianese (moglie operaio Avis Castellammare di Stabia)

Iannacci Carla (moglie operaio Fincantieri Castellammare di Stabia)

Forinase Luisa (moglie operaio Fincantieri Castellammare di Stabia)

Petti Anna (moglie operaio Fincantieri Castellammare di Stabia)

Adesioni da Trapani delle mogli degli operai dei Cantieri Navali alla lettera di quelle di Pomigliano:

“Pur essendo donne di fede anzi, proprio per questo, sosteniamo la lettera delle mogli dei lavoratori di Pomigliano. Dio aiuta chi si aiuta.”

Bosco Anna

Navetta Marilena

Giambanco Filippina

Margaiotti Maria

Casamento Patrizia

Gatani Roberta

Genna Rossella

Spataro Paola

Castiglione Maria Cristina

Gavrila Alina

Asta Loredana

 

Adesioni alla lettera delle mogli degli operai Fiat di Pomigliano è giunta anche da:

Collettivo Lavoratori in Lotta del Cantiere Navale di Trapani

Lavoratrici e lavoratori precari in lotta della Sicilia

Comunicato Stampa  S.L.A.I. cobas

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