Sant’Anastasia (Na). – Parte dal Nuovo PSI e dall’associazione Arcobaleno l’iniziativa, condivisa dal Sindaco Carmine Esposito, dal Presidente del Consiglio Lello Abete e dall’assessore al bilancioArmando Di Perna, di discutere pubblicamente dell’IMU (Imposta Municipale o Imposta Municipale Unica). Col titolo “IMU – Facciamo chiarezza”, giovedì 24 maggio, alle ore 18;30 presso la nuova sede del Centro Sociale Anziani sito in Piazza IV Novembre, si terrà un convegno in cui parleranno il Sindaco, l’ass. al bilancio e il Responsabile del Servizio Tributi, dott. Antonio Esposito.
“E’ un provvedimento importante per la nostra comunità e per questo ritengo fondamentale illustrarlo in tutte le sue sfaccettature ai consiglieri comunali, agli addetti ai lavori ed alla cittadinanza, che invito a partecipare numerosa. Ho intenzione di ascoltare tutti – anticipa Armando Di Perna – per recepire le istanze e i suggerimenti ed arrivare prima del Consiglio Comunale con una proposta scaturita da una concreta partecipazione diretta e democratica. Sono cosciente che introducendo l’IMU lo Stato e, di conseguenza, i Comuni chiedono ai cittadini uno sforzo economico notevole, ma la nostra Amministrazione è stata e sarà attenta a garantire il cittadino, che viene prima di tutto, anche quando parliamo di un argomento ostico come le tasse”.
“Non facciamo gli esattori dello Stato – dice Mario Gifuni – per cui per noi de La Destra l’IMU sulla prima casa non va pagata. Non è un invito alla disobbedienza, ma alla seria riflessione sulla realtà sociale di tanti anziani soprattutto, che impossibilitati a reggere la pressione fiscale, in questi ultimi tempi, stanno vendendo la loro casa a basso prezzo per poter restare usufruttuari finché vivono”.
L’incontro pubblico, promosso da Arcobaleno e Nuovo PSI, fa seguito ad un documento già agli atti dell’ultimo consiglio comunale, in cui scrivono che l’IMU “colpisce principalmente tutti gli italiani possessori, in proprietà, della casa che abitano unitamente al loro nucleo familiare ma anche chi non la abita perché, per motivi di età e di salute, collocato in un ospizio ovvero in una casa di riposo per anziani. Che colpisce, indistintamente, quelli che hanno perso il lavoro e sono costretti a fronteggiare il pagamento del mutuo per evitare che i signori delle Banche gli portano via la casa; gli inoccupati che vivono nella casa in cui abitano pervenutagli ad esempio per eredità o in godimento gratuito; i soggetti che interessati da gravi handicap fisici vivono della sola pensione di invalidità; i cittadini imprenditori, proprietari degli edifici in cui svolgono l’attività ed in manifesta e documentata difficoltà economica, per la grave situazione determinatasi a livello mondiale. Di detta imposta, solo oggi, si scopre destinata non solo per far fronte alle esigenze dei Comuni per l’attuazione del Federalismo Fiscale e mantenere il cd. Patto di Stabilità (riservato agli Enti Locali, alias Comuni) ovvero sostenere i servizi alla persona, ma per riempire i buchi dello Stato Centrale, tant’è nella misura del 50% viene devoluta allo Stato Centrale. Visto che l’IMU è Legge dello Stato e come tale non possiamo incitare alla sua inosservanza – e poiché è prevista la possibilità per i Comuni di applicarla nella misura ridotta allo 0,2% (2×1000) per l’abitazione principale con le detrazioni previste (200 € per l’abitazione principale + 50 € per ogni figlio di età compresa inferiore agli anni 26, sino al massimo di 1400 € di detrazione IMU) – si chiede, mediante la predisposizione di apposito regolamento, di applicare la tassazione piena nei confronti dei possessori di molteplici proprietà, di ville o di beni immobili con classificazione di lusso (tipo multilivello) e di chi possiede più appartamenti che non concede in fitto; di tenere in considerazione, nell’applicazione dell’aliquota ridotta, i proprietari di immobili che non percepiscono il canone di locazione (come nell’ipotesi di chi assegna in godimento gratuito un appartamento al proprio figlio, senza percepire alcunché); di predisporre attività di controllo ad evitare che gli inquilini – conduttori di appartamenti in locazione — siano destinatari inversamente dell’IMU con l’aumento ingiustificato o illegittimo del canone, di modo che i proprietari trasferiscono l’IMU sugli inquilini. Ciò in considerazione di quanto doverosamente previsto dal legislatore con la Nostra Carta Costituzionale agli artt. 2, 47 e 53. Lo Stato italiano, comprese le regioni, province, comuni e tutti coloro che si trovano nel territorio italiano, riconosce quei diritti inviolabili (elencati nella parte prima dei Diritti e Doveri dei cittadini), vale a dire quei diritti riconosciuti a tutti che nessuna legge può infrangere, cioè sopprimere e che nessuna persona può violare; lo Stato non solo deve rispettarli ma deve anche proteggerli dalle violazioni provenienti dai soggetti privati.
Con la parola “riconosce” si intende che i Diritti Inviolabili fanno parte del patrimonio d’ogni individuo, sia come singolo (diritto al nome, alla libertà d’espressione, ecc), sia come membro d’organizzazioni sociali (famiglia, partiti politici, ecc). Inoltre è introdotto il principio di solidarietà politica, economica e sociale. I doveri di solidarietà politica si riferiscono a situazioni in cui la persona è chiamata a partecipare alla vita della comunità di cui fa parte (diritto di voto). Adempiere ai doveri di solidarietà economica significa agire non pensando solo al nostro tornaconto, ma considerare anche gli altri (pagare le tasse)”.
a cura dell’Ufficio Stampa – Comune di Sant’Anastasia