“Sulla vicenda Rummo andrò fino in fondo, invierò gli atti alla Procura della Repubblica”. Lo dichiara Carlo Aveta, consigliere regionale e segretario regionale de La Destra in merito all’interrogazione presentata oggi in Consiglio Regionale sulla nomina dell’avvocato Nicola Boccalone a direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Rummo” di Benevento.
“Nicola Boccalone – prosegue Aveta – non ha i titoli per rivestire quel ruolo, poiché l’avviso pubblico di selezione della Regione Campania, del 2 agosto 2010, richiedeva come requisito per il ruolo di direttore generale di strutture ospedaliere l’aver ricoperto ‘incarichi dirigenziali esercitati in base a rapporto di lavoro dipendente’ e non le esperienze lavorative relative ad attività libero-professionali, né quelle di mera consulenza.
La risposta della Giunta Regionale alla mia interrogazione – continua Aveta – lascia senza parole, poiché afferma che la commissione esaminatrice dei curricula ammise il Boccalone nell’albo in quanto il bando avrebbe posto un limite, quello dei cinque anni di lavoro dipendente, che in realtà non sarebbe contemplato dalla norma nazionale, ammettendo, in tal caso, di aver quantomeno tratto in errore molti cittadini che per questo limite non presentarono la domanda.
Alla luce di questa risposta della Giunta, che non condivido, si dovrebbe almeno annullare l’attuale albo dei direttori generali o riaprirlo a coloro che hanno maturato i cinque anni necessari, seppur di consulenza, con aziende pubbliche o private. Ovviamente non è così e ci si trova semplicemente di fronte ad un inserimento illegittimo dell’avvocato Boccalone nel suddetto albo. Al termine della mia replica al question-time, ho chiesto al Segretario Generale di inviare copia della mia interrogazione alla Procura della Repubblica, cosa che farò anche personalmente” conclude l’esponente del partito diStorace.