Napoli. – Quest’oggi il presidente della Giunta Provinciale di Napoli Luigi Cesaro ha varato la nuova giunta. Il rimpasto annunciato nei giorni scorsi è stato realizzato. Gli assessori confermati sono: Giuseppe Caliendo (ambiente), Giovanna Del Giudice (pari opportunità,politiche giovanili e cooperazione internazionale), Maria Lucia Galdieri (lavoro, pace e risorse umane), Francesco Mallardo (semplificazione amministrativa), Antonio Pentangelo (trasporti,viabilità e urbanistica), Pietro Sagristani (turismo e sviluppo) Francesco Serao (bilancio e risorse strategiche),
I nuovi assessori sono Ciro Alfano, segretario provinciale dell’UDC, a cui è stata conferita ANCHE la delega di vicepresidente, Affari generale e attività produttive, Antonio Crimaldi (candidato a sindaco sconfitto ad Acerra) assessore alla Sicurezza e legalità e programmi comunitari, Filippo Monaco, (perdente alle elezioni a sindaco di Pozzuoli) ricoprirà le deleghe ai Solidarietà e servizi sociali, Maurizio Moschetti, andrà all’Edilizia scolastica e politiche scolastiche.
I “trombati sono distribuiti tra le varie componenti napoletane del centrodestra: Marco Di Stefano, in quota a Laboccetta, Antonio Jervolino di Enzo Scotti (Noi Sud), Francesco Pinto, sindaco di Pollena Trocchia del Pdl, uomo del senatore Enzo Nespoli, Gennaro Ferrara e Aniello Palumbo, questi ultimi area Casini.
La notizia del varo della nuova giunta provinciale con i nuovi posizionamenti ha determinato delicate ripercussioni politiche nel collegio provinciale di Cercola, Volla, Massa di Somma, Pollena Trocchia e San Sebastiano al Vesuvio. In pole position c’era fino a qualche ora fa Salvatore Ricci, sindaco di Volla uscente, il quale con ben 11.000 voti, in un collegio storicamente non di centrodestra, alle ultime elezioni provinciali ottenne un risultato straordinario, entrando in consiglio provinciale. Lo stesso Ricci in questi anni è stato uno dei più fedeli sostenitori di Luigi Cesaro, ma sembra che Cesaro abbia innescato una sorta di accanimento nei confronti di Ricci, che lo porta in modo sistematico a bruciare le posizione guadagnate sul campo da Salvatore Ricci, non è escluso un passaggio all’opposizione di quest’ultimo. Non è bastato l’ostilità sul PUC di Volla della provincia, l’ex sindaco di Volla ha dovuto subire anche la conferma di Giovanna Del Giudice, ex meteorina di Fede, ed assessore nominato da Cesaro, all’indomani della dèbacle elettorale della giovane sansebastianese alle scorse regionali. E, soprattutto, la Del Giudice con il suo incarico provinciale ha regalato ben poco , sia termine di visibilità che di risorse, a questo collegio. Nè i cittadini e nè la stampa locale erano a conoscenza dell’attività provinciale della Del Giudice.
Pare che sulla Del Giudice, in bilico fino alla riconferma, ci sia stato l’intervento diretto di Silvio Berlusconi, il quale avrebbe “consigliato” a Cesaro di non revocarLa e, soprattutto, di mettere a tecere eventuali polemiche interne sulla sua conferma. Questa “benedizione” pare che non sia stata per nulla gradita dagli uomini del territorio di quel collegio, che solo per spirito di partito avrebbero accettato le decisioni di Cesaro: il collegio si vede regalare Francesco Pinto fuori dalla Giunta, ed a Ricci la chiusura della porta di ingresso nella stanza degli assessori di Palazzo Matteotti. Il clima sul collegio di Volla è dei peggiori, dopo la sconfitta di Ricci, si teme il peggio, viste le scelte impopolari che arrivano dall’alto. Crisi nera all’orizzonte per il PDL locale.
il direttore Gaetano Busiello