Pomigliano. Domani alle 20,00 si presenta il libro “Chiudete quelle squole” di Castellano

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Pomigliano d’Arco (Na). –  Domenica 10 giugno si presenta alla Libreria “La Feltrinelli Point” di Pomigliano d’Arco presso il polo culturale “La Distilleria (Via Roma, 281) il libro di “Chiudete quelle squole” di Luciano Castellano. Intervengono con l’autore la poetessa Tina Piccolo, il prof. Eugenio Cuniato, il neurochirurgo Giuseppe Gorga, l’avvocato Arnaldo Migliono (Università La Sapienza), lo piscologo Orazio Miglino (Università “Federico II”); moderatore Ralph Stringile. Saluti istituzionali del sindaco di Pomigliano d’Arco Raffaele Russo e dell’Assessore alla Cultura Pasquale Lauri, i dirigenti scolastici Vincenzo Gesuele e Alfonso Cepparulo, il prof. Giovanni Russo della Scuola Militare “Nunziatella”, l presidente del Leo Club Luigi Delle Cave, il maestro Angelo Mosca. Ospiti l’attore Gabriel Blair e il giornalista di “Striscia la Notizia” Fabio De Rosa, partecipazione straordinaria dello scrittore Marcello D’Orta, autore del bestseller “Io speriamo che me la cavo”.

L’incontro è promosso in collaborazione con il “Salotto Letterario” della poetessa Tina Piccolo.
Il LIBRO: Un insegnante, di quelli appassionati che credono nella scuola e nell’onestà intellettuale di chi ne fa parte, si trova a fare i conti con realtà corrotte e intrise di lassismo nelle scuole non statali, veri e propri esamifici in cui è stato commissario e presidente di commissione. Il quadro è ben orchestrato, gli ambienti resi in un dettaglio quasi fotografico, senza per questo abusare della descrizione; le figure dei vari personaggi, delineati con attenzione, ognuno simbolo e rappresentazione di una determinata categoria di insegnanti o di studenti. Nonostante le frequenti battute e le note divertenti, non c’è nulla che provochi un sorriso fine a se stesso: è un sorridere amaro e disilluso, che punta l’attenzione al problema scuola e induce il lettore alla riflessione. È un pamphlet di denuncia, sferzante e sempre puntuale, non solo del sistema scolastico, ma anche dell’intera società in cui viviamo, una società marcia, il cui potere è nelle mani di persone corrotte e senza scrupoli. Così il lettore si trova dinnanzi allo sfogo di un uomo giusto e onesto, che vive nell’illusoria speranza dell’avvento di una società diversa, in grado di ridare lustro all’istituzione scolastica, epurandola da tutti i suoi mali.

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