Sciocchezzaio ai tempi del Coronavirus. Il sindaco di Cercola Fiengo e quello di Massa Madonna in assembramento e senza adeguati presidi nei pressi del Pronto Soccorso della Clinica Betania. Andranno in quarantena?

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I rappresentanti istituzionali locali nemmeno  ai tempi dell’emergenza sanitaria svestono i panni dell’inadeguatezza e del grottesco: la cronaca di queste ore  racconta che i sindaci del comune di Cercola (Vincenzo Fiengo) e quello di Massa di Somma (Gioacchino Madonna) portando vicinanza e  sostegno del coordinamento di Protezione Civile Vesuvius ai sanitari dell’Ospedale del Mare e dell’Ospedale Evangelico Villa Betania  avrebbero violato palesemente alcune regole che il Governo Nazionale ha imposto agli italiani per uscire da questa drammattica pandemia.

I due sindaci hanno realizzato un book fotografico dal quale emerge la mancanza del distanziamento sociale  ( un metro) imposto dal governo, addirittura sono immortalati degli assembramenti tra medici in servizio , sindaci, uomini della Protezione Civile,dipendenti comunali e poliziotti municipali, tutti raggruppati: una immagine che fa tanto male. Sempre i due eroi sindaci ,nei pressi del Pronto Soccorso della Betania, non muniti degli adeguati presidi sono stato a stretto contatto conil  personale del pronto soccorso ( vestiti ed equipaggiati con tute, guanti, casco e mascherina regolari), mentre Fiengo,invece,  indossa quella che potrebbe essere  un’inadeguata mascherina: davvero poco , intesa come protezione dal contagio,  in un focolaio di coronavirus che potrebbe essere il pronto soccorso  e dintorni.  L’immagine più triste è il selfie sorridente che si fanno questi due sindaci, addirittura pubblicato sulle loro pagine faceboook: ma cosa avranno da ridere questi due politicanti, vista la conta inesorabile dei morti?

Le immagini diffuse, senza imbarazzo, sui social hanno aperto un dibattito pubblico dove sono emerse diverse domande: sono stati autorizzati dalla direzione sanitaria dell’ASL NA3 ? Nei due comuni, ieri, era un giorno di uscita dall’emergenza? Però risulta che proprio, ieri, mentre si consumavano selfie da vergogna un intero quartiere di Cercola, quello di Caravita, era sconvolto dalla notizia di un caso di Coronavirus che aveva colpito un dipendente di una macelleria molto frequentata dagli abitanti del quartiere periferico cercolese.

La ciliegina sulla torta non poteva mancare: in posa da fotoreporter c’era Giuseppe De Rosa, responsabile di tantissimi servizi al comune di Cercola e cooordinatore dell’Ufficio di Piano dell’Ambito n. 24. Mentre gli indigenti cercolesi, intenti a chiamare i numeri del comuine di Cercola per accedere al buona spesa erogato dal Governo, si chiedevano come mai nessun rispondeva al telefono, poi, si è intuita  la motivazione.

Ai cittadini di Massa di Somma e di Cercola non resta che allertare il Prefetto ed ASL e chiedere la quarantena per i due sindaci: sono andati in due ospedali di frontiera, senza munirsi degli adeguati presidi, stando a stretto contatto con i sanitari del Pronto Soccorso, autentici vettori di un probabile Covid-19.

a cura del direttore Gaetano Busiello

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1 Commento

  1. Ciro b scrive:

    La domanda è una sola: ma a che titolo erano lì in particolare due di loro provenienti da altro comune …. ah saperlo

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